Anche Massimo Cacciari interviene con delle riflessioni molto importanti, sottolineando che lo “stato d’emergenza” non deve tramutarsi nello “stato d’eccezione”. Tra tre mesi o poco più scade lo stato di emergenza per il coronavirus e rinnovarlo non sarà così semplice. Il decreto legislativo del 2008, il numero 1, che disciplina il Codice della Protezione Civile, su questo punto parla chiaro: all’articolo 23, comma 3, precisa che “la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi”.
Dunque, se proprio non si riesce a farne a meno, non si possono superare i 24 mesi consecutivi. Il che significa, nel caso italiano, non oltre il 31 gennaio. Si spera quindi di non ascoltare più il leitmotiv: “Siamo in stato d’emergenza”, accompagnato da compressione delle libertà fondamentali a partire da gennaio 2022.
Carlo Toto, 26 ottobre 2021