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Green pass, le due menzogne di Draghi

Che Mario Draghi convochi una conferenza stampa serale per raccontare panzane agli italiani è, semplicemente, sconfortante: per questo, di sicuro non serviva il “governo dei migliori”. Bastava il governo Conte.

Cominciamo dalla menzogna più eclatante pronunciata dal premier: che il green pass offra “la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”. Potremmo citare almeno un paio di dati di fatto, per smentire il presidente del Consiglio: prima di tutto, è certo che anche un vaccinato, sia pure con minore probabilità, possa infettare. E già qui, vien meno la “garanzia”. Aggiungiamoci che, in Olanda, il green pass per i grandi eventi si è rivelato un fiasco: sono addirittura 1.600 i contagiati, tra coloro che hanno avuto accesso, con la carta verde, a discoteche (che da noi resteranno chiuse) e concerti. È stata rilevata, nei Paesi Bassi, un’enorme difficoltà nell’assicurare controlli rigorosi. Perché dovremmo presumere che in Italia il problema non si ponga, specie negli spazi più affollati, come gli stadi?

Sul green pass lo stesso Draghi si contraddice

Ma non è necessario sforzarsi per trovare esempi che smontino le sicurezze di Draghi: è lo stesso Draghi a confutarsi da solo. Già, perché, come si è appreso ieri pomeriggio, per l’accesso alla conferenza stampa, Palazzo Chigi ha preteso anche dai giornalisti che avevano completato il ciclo vaccinale un tampone negativo. Ma se il green pass offre “la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”, perché mai quest’ulteriore scrupolo? Forse, il presidente del Consiglio ha diritto a una sicurezza assoluta, mentre agli italiani “plebei” che vanno al ristorante, al cinema e al teatro, basta una ragionevole probabilità di non entrare in contatto con degli infetti?

Collegata a questa, c’è la seconda bugia del premier, che scoccando una freccia contro Matteo Salvini, ha tuonato: “Gli appelli a non vaccinarsi sono inviti a morire, o a far morire”. Passi pure l’iperbole. Ma visto che il “governo dei migliori” si vanta di decidere in base alle indicazioni della scienza, ragioniamo in termini scientifici.

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