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Greta Thunberg, la Chiara Ferragni dell’ambiente - Seconda parte

Non è volersela prendere con una ragazza, non iniziate a scrivere che è malata perché chi soffre della “Sindrome di Asperger” non è in grado di fare un simile viaggio. Non è dietrologia, ma solo un caso di associazione a delinquere di stampo immaginario. Avrà anche sensibilizzato il mondo sul tema dell’ambiente, ma tanto l’ambiente è già cambiato. Non dico che non si possa fare nulla, bisognerebbe tornare ad accendere il fuoco con la legna, ma la vedo difficile.

Alla fine, comunque, se le daranno il Nobel ce ne faremo una ragione. In fin dei conti l’hanno dato anche a Dario Fo, uno che aveva l’intelligenza più corta del cognome

Gian Paolo Serino, 11 settembre 2019

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