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Gretinate a non finire: Macron s’inventa l’ecocidio

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Quel genio di Macron vorrebbe introdurre il reato di ecocidio, cioè, chiarisce la testa d’uovo, «quell’azione concertata e deliberata per causare un danno diffuso, irreversibile e irreparabile ad un ecosistema». Non voglio commentare sulle assonanze e accostamenti dei termini con crimini che l’umanità ha dovuto subire – i genocidi, dico – e mi scuso con le vittime di questi crimini se, pur con ribrezzo, voglio provare qui ad accondiscendere al pensiero del fenomeno francese. Quindi, concedetemi di concordare col Macron (o micròn che sia). Si propongono anni venti di galera, euri 10 milioni di multe e il sequestro del 20% dei fatturati delle società che, a dir di non si sa chi, avrebbero perpetrato codesto ecocidio. Il tutto, si chiarisce nella proposta, sulla scia del movimento della piccola Greta e dei Gretini.

Dobbiamo necessariamente assumere che le società nucleari non sono incluse – e ciò malgrado la feroce opposizione al nucleare di chi questi ecocidi invoca – in quanto Macron, come abbiamo detto, è un genio, un fenomeno, una testa d’uovo e non un allocco: egli controlla 60 reattori nucleari nel suo Paese.

Chi sarà processato allora a Norimberga? Comincio con alcuni suggerimenti. Intanto, «sulla scia di Greta», la quale aborre gli aerei, in casa abbiamo l’Alitalia, che però Conte vorrebbe salvare e far rinascere anziché inviare al patibolo. Lo dirà Giuseppi a Emanuele? Poi, ci sono le case automobilistiche: in Italia siamo salvi, almeno per quelle popolari, che se ne sono andate (pazienza per Ferrari, Lamborghini e Maserati: roba da ricchi, peggio per loro; quanto all’Alfa Romeo, distruggerò la mia per dare l’esempio). Ma dalla Francia Citroen e Peugeot, sai quanta CO2 immettono nell’ecosistema.

Chissà che dirà Angela, quando il genio invocherà il patibolo per gli impianti a carbone che in Germania producono il 40% dell’energia elettrica che serve ai tedeschi. Voglio proprio godermelo questo film.

Poi ci sono tutti i parchi eolici installati in Europa: quello sì che è un ecocidio! Vogliamo vendetta e spedire alla forca tutti quelli che hanno cementificato le belle valli d’Europa con questi ecomostri a vento. Continuiamo che non è finita: avete presente quello schifo di parchi fotovoltaici che coprono di nero il verde dei prati? Hanno l’aggravante di aver stornato denaro da vere emergenze. La messa in sicurezza dei corsi d’acqua richiede denaro, tantissimo denaro. Lo stesso per la messa in sicurezza di tanti edifici per fronteggiare il terremoto. Ma è stata negata per darlo al mostro ecocìda del fotovoltaico. Fotovoltaico: a Norimberga anche tu.

L’ecocidio riguarderebbe gli “ecosistemi”. Mi sorge il dubbio: ma l’Ilva – ammesso e non concesso che sia stata colpevole (e finora nessuno l’ha dichiarata tale, anche se l’accusa fu mossa ben 7 anni fa) di disastro ambientale – rientrerebbe, visto che il disastro ambientale avrebbe riguardato un contesto urbano? Abbiamo imparato a conoscere Macron e lui non ci va di fioretto, ma d’ascia. Quindi anche l’Ilva: dentro, in galera per vent’anni, e 20% di fatturato sequestrato.

Senonché, se con “ecosistema” ci mettiamo anche l’ambiente urbano (e io sono d’accordissimo a mettercelo) allora la Raggi va ammanettata: non saprei come altrimenti chiamare, se non ecocidio, le montagne di rifiuti che abbelliscono la caput mundi. Ma… veramente… i rifiuti di Roma Virginia li ha ereditati da Ignazio… Giusto, a Norimberga pure lui.

Ecocidi possono perpetrarsi anche col non agire. Per esempio (uno fra tanti), quando gli ambientalisti chiesero, e ottennero, l’abolizione immotivata dell’uso del Ddt, ne sono conseguiti milioni di casi fatali di malaria. A Norimberga gli ambientalisti! Devo dire che ‘sto Macron comincia a godere dei miei apprezzamenti. L’avevo detto anche io, vent’anni fa: l’ambientalismo ha fatto più vittime della schiavitù, del nazismo, del comunismo e del terrorismo messi insieme. A Norimberga, a Norimberga… Bravo Macron, tu sì che sei un genio. Senza prezzo.

Franco Battaglia, 17 dicembre 2019