Urbano Cairo, l’editore di La7, è intervenuto nella controversia che ha coinvolto due dei volti più noti dell’emittente, Lilli Gruber ed Enrico Mentana. Cairo ha espresso, senza mezzi termini, l’importanza di mantenere un rispetto reciproco all’interno dell’azienda e nei confronti dei valori fondanti della libertà di espressione e dell’autonomia responsabile dei conduttori e giornalisti. “La7 sta conseguendo ottimi risultati grazie al contributo di tutti e ad un prezioso lavoro di squadra.Per questo è fondamentale che non venga mai a mancare il rispetto reciproco. Così come è fondamentale che non manchi il rispetto verso un’Azienda che ha nei suoi valori fondanti la libertà di espressione e l’autonomia responsabile dei suoi conduttori e giornalisti”, ha dichiarato Cairo in una nota ufficiale. Mentana ha “sottoscritto” pienamente le parole dell’editore, e anche Gruber ci ha tenuto a precisare che condivide “da sedici anni la linea e le regole della mia azienda”.
L’appello di Cairo è una diretta conseguenza del recente scontro televisivo tra i due giornalisti che ha colpito l’immagine dell’emittente. Cairo ha sottolineato il percorso di crescita e di risanamento economico che ha caratterizzato La7, divenuto “un punto di riferimento di eccellenza nel panorama informativo e culturale italiano”. Ecco perché, secondo l’editore, va “preservata e tutelata sempre da parte di tutti noi, che ci lavoriamo quotidianamente con passione e orgoglio“.
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Il confronto diretto tra Mentana e Gruber ha avuto origine da un intreccio di tempi televisivi. La questione è emersa quando l’edizione serale del Tg7, diretta da Mentana, ha superato i tempi previsti, slittando l’inizio del successivo programma “Otto e mezzo” condotto da Lilli Gruber. Le parole della conduttrice non hanno tardato a manifestare il suo chiaro disappunto per l’accaduto: “Buonasera e benvenuti alle 20:46, non alle otto e mezza e a Otto e mezzo, ma l’incontinenza è una brutta cosa. Scusateci di questo ritardo”.
Mentana ha difeso la propria posizione, evidenziando come il suo telegiornale abbia contribuito positivamente agli ascolti e ha espresso disappunto per le critiche ricevute, soprattutto per l’assenza di una presa di posizione da parte della direzione di rete. In difesa del suo operato, il direttore del TG La7 ha sottolineato: “Mi siedo qui da 14 anni e non ho mai offeso nessuno. Gruber ha avuto parole molto sgradevoli e offensive nei miei confronti”.
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