Guai in vista per Elly Schlein. Se il 2024 ha riservato al segretario dem solo pochi fuggenti attimi di gioia in mezzo a un mare di cocenti delusioni, il 2025 potrebbe persino rivelarsi peggio rispetto all’anno appena archiviato. Come noto, le posizioni eccessivamente sinistre dettate dall’attuale segreteria non piacciono affatto alla componente cattolica del Pd, storicamente orientata verso una linea assai più moderata rispetto al radicalismo dilagante di Schlein e compagni.
La novità rispetto al recente passato è che adesso, guidati dal senatore ed ex ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio, i cattolici dem starebbero lavorando all’organizzazione di un nuovo movimento politico per potersi affrancare una volta per tutte da questo Pd. O meglio, a voler essere più precisi il movimento in questione esisterebbe già, sebbene al momento sembrerebbe possedere le sembianze dell’ennesima corrente interna ai dem, come si potrebbe intuitivamente evincere dal nome: “Comunità democratica“.
Questa volta però, a differenza del passato, i cattolici di centrosinistra sembrerebbero essere propensi a fare sul serio, tanto da aver già fissato luogo e data del battesimo ufficiale della nuova creatura politica. L’appuntamento è in programma a Milano sabato 18 gennaio 2025, alla presenza di ospiti d’eccezione: ad accompagnare il promotore dell’iniziativa Graziano Del Rio ci saranno infatti i “padri nobili” Romano Prodi e Pierluigi Castagnetti, e l’ex numero uno dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il quale, secondo i primi rumors, dovrebbe vestire i panni del leader del nascituro soggetto politico cattolico e moderato che potrebbe presto originarsi a destra del Pd.
A meno che non dovesse cambiare qualcosa in tempi brevi all’interno della segreteria dem. E in questo senso le dichiarazioni dei cattolici del Pd lasciano poco adito a dubbi o interpretazioni: “Chiediamo maggior accoglienza e spazio, dentro o fuori il partito”. Tradotto dal politichese: i cattodem non si trovano a loro agio in questo Pd e non intendono continuare a recitare il ruolo di comprimari e subire passivamente la linea politica e le scelte dall’attuale segreteria, pertanto, o cambia il Pd, e magari, perché no, anche il suo segretario, oppure ognuno per la sua strada. Queste le uniche alternative possibili contemplate dai cattolici, tertium non datur.
In ogni caso, nulla che possa far dormire sonni tranquilli ad Elly Schlein, la cui posizione adesso oscilla tra una coabitazione forzata con il capobastone della nuova corrente cattolica Ernesto Maria Ruffini, ipotesi che condurrebbe poi, con ogni probabilità, anche a un avvicendamento al timone della segreteria dem, oppure, in alternativa, una vera e propria scissione con la conseguente nascita di un nuovo partito d’ispirazione cattolico-popolare dalla costola destra dei dem.
Salvatore Di Bartolo, 5 gennaio 2025
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