Le vie del commercio sono quelle che meglio consentono soluzioni win-win dove tutti i partner possono arricchirsi, e in questo senso Trump, secondo Friedman, fa bene a chiedere a Pechino di affrontare i problemi per quel che sono, ma dovrebbe frenare la sua propaganda via tweet e concentrarsi sulle questioni concrete. Ciò non deve però far dimenticare – prosegue l’opinionista newyorkese – che consentire una situazione di favoreggiamento e pirateria internazionale a un regime autoritario prepara non la via all’affermarsi di un pacifico e douce commerce nel mondo, bensì a nuove imprevedibili crisi globali.
Difficile dar torto a Friedman.