Politica

Guido Crosetto dimesso dall’ospedale: le prime parole

Il ministro della Difesa esce dall’ospedale San Carlo di Nancy. Era stato ricoverato per una lieve pericardite dopo aver sentito forti dolori al petto

crosetto vannacci

Guido Crosetto, Ministro della Difesa, è stato dimesso nel primo pomeriggio di oggi dall’Ospedale San Carlo di Nancy, dove era stato ricoverato per una lieve pericardite. Una nota del Ministero ha fornito aggiornamenti positivi sulle condizioni del Ministro, evidenziando come abbia svolto le proprie funzioni anche durante la degenza, mantenendo i contatti con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e il proprio Gabinetto. “Desidero ringraziare tutti gli italiani per gli innumerevoli messaggi di solidarietà ricevuti in questi giorni”, ha dichiarato il Ministro Crosetto, che ha inoltre aggiunto: “La vicinanza che mi hanno dimostrato tanti cittadini è lo stimolo migliore per continuare a lavorare con determinazione e impegno al servizio del Paese, per la difesa e la sicurezza dell’Italia”.

Il ricovero urgente del Ministro era avvenuto a seguito di un dolore perdurante e forti dolori al petto, sintomi manifestatisi sin dal lunedì mattina. Una volta condotto al pronto soccorso, il Ministro è stato immediatamente monitorato e poi sottoposto a una coronarografia. L’analisi ha evidenziato una lieve pericardite e confermato l’assenza di danni cardiaci. Nonostante la situazione critica, Crosetto non ha mai cessato di occuparsi delle questioni di stato, come testimoniato da numerosi messaggi di vicinanza e amicizia pervenuti da esponenti politici e cittadini.

L’attenzione nei confronti del ministro Crosetto è stata alta anche in relazione agli importanti dossier sui quali il Ministro lavorava prima del ricovero. In particolare, uno dei temi più scottanti trattati dal Ministro riguardava la situazione di tensione nel Mar Rosso, dove le attività ostili dei ribelli Huthi rischiano di minare il libero commercio mondiale, con particolare riferimento agli interessi italiani. Le preoccupazioni espresse dal Ministro suggerivano un potenziale impatto economico significativo per l’Italia, data l’aggressione a navi incapaci di difendersi e gli squilibri nella concorrenza internazionale derivanti dal passaggio indisturbato dei cargo cinesi e russi.

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