Non c’è nessuna volontà di sfuggire alla critiche dietro la scelta di Giorgia Meloni, annunciata ieri, di annullare la consueta conferenza stampa di fine anno a Palazzo Chigi. Il premier sta male, è costretta “a letto e al buio” a causa di un problema di “otoliti” per cui è stato necessario anche l’intervento di un otorino.
Rinviata la conferenza stampa
Ieri lo staff del primo ministro aveva annunciato la necessità di rimandare, per la seconda volta, l’incontro con la stampa. Il primo rinvio risale al 20 dicembre quando Meloni era stata costretta a cancellare tutti gli appuntamenti in agenda, compreso lo scambio di auguri con Sergio Mattarella al Quirinale. Quella mattina la leader di FdI era andata a scuola della figlia Ginevra a vedere la recita natalizia, ma durante lo spettacolo aveva accusato un peggioramento delle sue condizioni di salute, abbandonando la scuola prima della fine. Il riposo natalizio sembrava aver rimesso in forze Meloni, che era riuscita a registrare un video di auguri e a pubblicare una fotografia sotto l’albero con la figlia. Ma poi i dolori sono tornati a farsi sentire.
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Non si tratta di Covid, come certifica un tampone. Ma un problema di otoliti che da due giorni la costringe a stare a letto al buio. Ieri sera la visita dell’otorino ha permesso di diagnosticare una “sindroime otolitica” e di eseguire “la manovra” per risolvere la situazione”. Il premier, riferiscono fonti dello staff, è “già in via di miglioramento” e “con il collare è riuscita ad alzarsi e a parlare al telefono”.
Da qui la decisione di riprogrammare la conferenza stampa di fine anno per “il 4 gennaio alle 11, d’intesa con l’Ordine dei giornalisti”.
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