EconomiaPolitiche green

“Ha preso fuoco dal nulla”. Ora è allarme per le auto elettriche

In Corea del Sud riunione di emergenza per i timori dei consumatori sugli incendi provocati dalle batterie delle EV

auto elettriche

La preoccupazione per la sicurezza delle auto elettriche è in crescita tra i consumatori, amplificata da recenti incidenti che hanno messo in discussione l’affidabilità delle batterie. Un episodio particolarmente allarmante si è verificato l’1 agosto, quando un incendio scoppiato in un veicolo elettrico Mercedes-Benz in un garage sotterraneo ha provocato danni a circa 140 auto, alimentando il dibattito sulla sicurezza. Un altro incidente simile ha coinvolto una Kia EV6, la cui batteria, prodotta dalla SK On, ha sollevato ulteriori dubbi sulla gestione degli incendi nei veicoli elettrici, difficili da spegnere e con rischio di riaccensione.

Il caso più eclatante ha spaventato i consumatori. Il The Japan Times riporta che il veicolo elettrico ha preso fuoco senza essere attaccato alla colonnina di ricarica. Siamo a Incheon, a ovest di Seoul: circa 700 residenti nel complesso sono stati evacuati a causa dell’interruzione di fornitura di corrente e acqua, mentre una ventina di residenti sono stati costretti al ricovero in ospedale a causa dell’inalazione di fumo. Secondo alcune fonti, molti edifici adibiti ad uffici avrebbero vietato l’ingresso alle EV nei parcheggi sotterranei. Quello che spaventa è che l’auto ha preso fuoco “da sola”, senza motivo: la polizia ha confermato che il veicolo non ha ricevuto alcuno “shock” esterno prima che prendesse fuoco. Era parcheggiata lì da tre giorni. Le telecamere, scrive l’agenzia di stampa Yonhap, avrebbero mostrato del fumo fuoriuscire dall’auuto poco prima che esplodesse all’improvviso.

In seguito a questi eventi, i responsabili politici sudcoreani si sono riuniti per valutare misure volte a incrementare la sicurezza delle auto a batterie, tra cui l’ipotesi di imporre ai produttori la divulgazione delle marche delle batterie impiegate nei loro veicoli. Durante questo incontro, presieduto dal viceministro dell’ambiente e con la partecipazione di rappresentanti dei ministeri dei trasporti e dell’industria, nonché dell’agenzia nazionale antincendio, si è concordato di introdurre nuove normative a breve.

La richiesta di maggiori dettagli sulle batterie risponde al bisogno di trasparenza, dato che attualmente i dettagli forniti dai costruttori sono limitati. Importanti aziende del settore, come Hyundai Motor Group, Mercedes-Benz Korea e Volkswagen Group Korea, sono state coinvolte nella discussione per confrontarsi sulla proposta, sottolineando l’importanza del dialogo tra settore pubblico e privato.

Leggi anche:

L’industria automobilistica, come riporta Reuters, ha iniziato a rispettare queste nuove richieste di trasparenza. Hyundai Motor Co, ad esempio, ha pubblicato sul proprio sito web i produttori di batterie per 13 modelli, inclusi tre modelli Genesis. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che la mera divulgazione non sia sufficiente per prevenire gli incendi, suggerendo invece di certificare i rischi di incendio associati a ogni marca di batteria.

Uno studio sulla frequenza degli incendi nei parcheggi sotterranei in Corea del Sud, nel decennio 2013-2022, ha rivelato 1.399 incendi, il 43,7% dei quali causati da veicoli e, di questi, il 53% da fonti elettriche. Questi dati evidenziano la necessità urgente di indirizzare i rischi legati ai veicoli elettrici, soprattutto considerando la densità abitativa del paese e la comune presenza di parcheggi sotterranei.

La decisione di Hyundai di offrire maggiori informazioni sui produttori di batterie rappresenta un passo avanti verso la trasparenza e la sicurezza. Park Moon-woo, autore principale di uno studio sugli incendi di auto a batteria in parcheggi sotterranei, ha però evidenziato che al momento non esistono dati definitivi che collegano specifiche marche di batterie a un maggiore rischio di incendi.