Esiste eccome se esiste! Milioni di donne e uomini che credono in valori e ideali della tradizione progressista e di sinistra!
Non ti illudere!
Raffaello Ferrentino
29 Gennaio 2020, 20:26 20:26
Che il PD abbia vinto in Emilia-Romagna e’ un fatto. Che sia stato un trionfo e’ opinabile. L’ entusiasmo di cui fanno mostra i piddini e’ esagerato, in buona parte immotivato e comprensibile solo come reazione al timore di un naufragio. Vale la pena di riflettere sul post del Sig. Cesare Bruno apparso in data odierna nel Blog dell’ Espresso, di cui allego un estretto: “La fortezza dell’Emilia Romagna si è formata subito a partire dall’immediato dopoguerra che, a livello regionale, si è manifestato anche nelle prime elezioni regionali, cioè nel 1970. Nel 1975 tocca il suo culmine confermato nel 1980 con il il PCI al 48,2% e con la sinistra al 69%. Nel 1990 i primi deboli segni di indebolimento. PCI cala vistosamente al 42% mentre la sinistra nel complesso cala di poco (67,3%). L’anno 2000 vede un forte indebolimento generale della sinistra. Il PCI che ora si chiama “Democratici di sinistra” scende, nonostante l’apertura a gruppi provenienti dalla tradizione laica, socialista e ambientalista, al 36,1%, mentre la coalizione di sinistra scende al 56,1%. Nel 2010 l’apporto della Margherita si fa sentire ed il nuovo PD tocca di nuovo un livello importante: 40,7%, ma la coalizione di sinistra si indebolisce ulteriormente scendendo al 51,9%, che appare un tracollo se consideriamo che nel 2005 ottenne il 62%, mentre l’Ulivo raccolse… Leggi il resto »
lucia
29 Gennaio 2020, 20:04 20:04
zingaretti ride ma l’ Emilia è in mano a Renzi e alle sardine che già battono cassa
Giorgio Petricich
29 Gennaio 2020, 18:43 18:43
Scusate, ma come li fate i conti voi? Leggo dappertutto che la sinistra ha vinto, ma a me non sembra che sia così. Emilia Romagna e Calabria erano ambedue in mano loro, hanno perso la Calabria e mantenuto l’Emilia Romagna di misura. A me sembra che abbiano perso.
Utnapishtim
29 Gennaio 2020, 18:40 18:40
Le sardine, ascari di un’armata brancaleone arcobaleno, hanno già battuto cassa con Bonaccini. Ora si apprestano a dare l’assalto alle prossime elezioni regionali, soprattutto al Sud, dove il PD & Co. è più debole. Ma guai a tardare a pagare il soldo ai mercenari, c’è il rischio di rivolte, saccheggi e repentini cambi di fronte. Diceva Togliatti che per fare politica occorre avere la pelle di un rinoceronte; io aggiungo che necessita anche esser dotati di un palmo di pelo sullo stomaco e di mutande di ferro. Infine, e concludo, essendo gli italioti un popolo di pecoroni, opportunisti e voltagabbana (il più bell’esempio fu dato dalle iscrizioni in massa nei registri regiionali istituiti nell’immediato dopoguerra), tutto andrà avanti esattamente come prima, con regolari spartizioni di poltrone, assegnazione di prebende e privilegi, tra dirigenti di partiti morenti o già morti, ma sempre vittoriosi, a loro insaputa.
Nuanda
29 Gennaio 2020, 18:30 18:30
Quindi pensa quant’è babbo Salvini che ha perso contro un partito che non esiste!
Esiste eccome se esiste! Milioni di donne e uomini che credono in valori e ideali della tradizione progressista e di sinistra!
Non ti illudere!
Che il PD abbia vinto in Emilia-Romagna e’ un fatto. Che sia stato un trionfo e’ opinabile. L’ entusiasmo di cui fanno mostra i piddini e’ esagerato, in buona parte immotivato e comprensibile solo come reazione al timore di un naufragio. Vale la pena di riflettere sul post del Sig. Cesare Bruno apparso in data odierna nel Blog dell’ Espresso, di cui allego un estretto: “La fortezza dell’Emilia Romagna si è formata subito a partire dall’immediato dopoguerra che, a livello regionale, si è manifestato anche nelle prime elezioni regionali, cioè nel 1970. Nel 1975 tocca il suo culmine confermato nel 1980 con il il PCI al 48,2% e con la sinistra al 69%. Nel 1990 i primi deboli segni di indebolimento. PCI cala vistosamente al 42% mentre la sinistra nel complesso cala di poco (67,3%). L’anno 2000 vede un forte indebolimento generale della sinistra. Il PCI che ora si chiama “Democratici di sinistra” scende, nonostante l’apertura a gruppi provenienti dalla tradizione laica, socialista e ambientalista, al 36,1%, mentre la coalizione di sinistra scende al 56,1%. Nel 2010 l’apporto della Margherita si fa sentire ed il nuovo PD tocca di nuovo un livello importante: 40,7%, ma la coalizione di sinistra si indebolisce ulteriormente scendendo al 51,9%, che appare un tracollo se consideriamo che nel 2005 ottenne il 62%, mentre l’Ulivo raccolse… Leggi il resto »
zingaretti ride ma l’ Emilia è in mano a Renzi e alle sardine che già battono cassa
Scusate, ma come li fate i conti voi? Leggo dappertutto che la sinistra ha vinto, ma a me non sembra che sia così. Emilia Romagna e Calabria erano ambedue in mano loro, hanno perso la Calabria e mantenuto l’Emilia Romagna di misura. A me sembra che abbiano perso.
Le sardine, ascari di un’armata brancaleone arcobaleno, hanno già battuto cassa con Bonaccini. Ora si apprestano a dare l’assalto alle prossime elezioni regionali, soprattutto al Sud, dove il PD & Co. è più debole. Ma guai a tardare a pagare il soldo ai mercenari, c’è il rischio di rivolte, saccheggi e repentini cambi di fronte. Diceva Togliatti che per fare politica occorre avere la pelle di un rinoceronte; io aggiungo che necessita anche esser dotati di un palmo di pelo sullo stomaco e di mutande di ferro. Infine, e concludo, essendo gli italioti un popolo di pecoroni, opportunisti e voltagabbana (il più bell’esempio fu dato dalle iscrizioni in massa nei registri regiionali istituiti nell’immediato dopoguerra), tutto andrà avanti esattamente come prima, con regolari spartizioni di poltrone, assegnazione di prebende e privilegi, tra dirigenti di partiti morenti o già morti, ma sempre vittoriosi, a loro insaputa.
Quindi pensa quant’è babbo Salvini che ha perso contro un partito che non esiste!