Guerra in Medio Oriente

Hamas ha usato “armi sconosciute”: così è nato il massacro dei bimbi

L’orrore sui bambini mostrato da Netanyahu alla Nato e a Blinken. In Israele penetrati fino a 2.500 terroristi

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Hamas bambini strage foto

Sabato scorso, durante l’attacco a sorpresa, i terroristi di Hamas hanno utilizzato mezzi letali di fabbricazione iraniana fino ad ora sconosciute all’establishment della sicurezza. Questa notizia è stata data dal telegiornale serale della stazione televisiva Khan 11.

Si è trattato di bombe ora denominate aerocarburanti che operano con il sistema termobarico. Queste bombe provocano un incendio a temperatura estremamente elevata e all’inizio dell’attacco sono state sganciate dai droni sui veicoli militari e sul tank distrutto che si è visto nei vari filmati. Poi, dopo l’infiltrazione, sono state lanciate anche contro gli edifici e hanno causato vasti incendi.

Particolare questo che spiega la presenza di molti corpi carbonizzati al punto che non è possibile eseguire esami del DNA per il riconoscimento.

Una fonte interna all’esercito israeliano ha fatto sapere alla stampa che sono state riviste le stime del numero dei partecipanti all’attacco di sabato scorso.

In base ai filmati che sono stati trasmessi sui social e dalle riprese delle telecamere posizionate all’entrate delle varie comunità e kibbutz, hanno partecipato all’infiltrazione e all’assalto circa duemila e cinquecento persone fra terroristi e civili

Mille e cinquecento di questi sono poi riusciti a rientrare nella striscia di Gaza, mentre gli altri, un migliaio, sono stati uccisi. Un numero molto piccolo di loro, fra le dieci e le venti unità, sono stati fatti prigionieri. I feriti sono ora ricoverati, guardati a vista, negli ospedali israeliani, mentre gli altri sono nelle mani del servizio di sicurezza interno che li sta interrogando.

Per approfondire

Sempre secondo la stessa fonte il settanta per cento dei terroristi facevano parte del gruppo della Nakba, i commando di Hamas, e molti di loro hanno saputo dell’operazione solo poco prima dell’inizio delle operazioni.

Solo i più fidati ne sono stati messi a conoscenza dai capi con ventiquattro ore di anticipo. Particolare che spiega, ma solo in parte, la mancanza di informazioni da parte del controspionaggio e dell’intelligence militare.

L’operazione è stata ideata e gestita da Hamas e la Jihad islamica si è unita solo all’ultimo momento quando le notizie dello sfondamento della barriera erano cominciate a circolare nelle strade di Gaza City.

Oltre alla Jihad islamica si sono uniti al massacro anche altri terroristi di varie organizzazioni minori e semplici residenti. Al termine dell’infiltrazione un terzo della recinzione del sistema sarebbe stato sfondato.

Dalle registrazioni risulta inoltre che le migliaia di terroristi entrati in Israele si comportavano esattamente come l’Isis e si sono dati agli stupri, all’abuso dei cadaveri e al saccheggio, comprese, naturalmente, le attrezzature sensibili delle postazioni militari.

Michael Sfaradi, 13 ottobre 2023

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