Voglio congratularmi per l’impegno e la grande professionalità che sta dimostrando nel diffondere queste notizie e sensibilizzare l’opinione pubblica. Si sta smascherando pian piano il castello di sabbia e di menzogne sulla riduzione del carico fiscale che invece è aumentato in modo logaritmico su quella classe di cittadini che malgrado l’età ha voglia di mettersi in gioco e offrire alla società quel bagaglio di esperienze e conoscenze maturate in decenni di professione e attività. E’ un attacco alla diligenza, un modo elegante per dire rapina e rendere la vita difficile a 500 mila persone. Un simile accanimento ha una sola spiegazione INVIDIA. Tolo tolo, l’ultimo film del mio conterraneo Checco Zalone, dimostra che l’ignoranza è la chiave del successo odierno in politica. Ecco perché Checco è giudicato male dagli intellettuali di sinistra.
Italo Lanza
13 Gennaio 2020, 16:39 16:39
Ho letto come sempre con grande interesse i commenti di chi (specie di Sal), prova una totale avversione verso il ceto medio. Volevo fare in proposito alcune considerazioni. E’ chiaro che il mio ed il loro pensiero poggia su dei principi diversi. Il loro pensiero è nell’ambito di un sistema socialista, che ritengono più giusto del sistema liberaldemocratico con le sue diseguaglianze sociali; in una cosa però siamo perfettamente d’accordo: le tasse devono pagarle TUTTI. A questo proposito loro si scagliano contro il ceto medio italiano che troppe volte fa il “furbetto” ed elude la tasse con la complicità del funzionario corrotto o del politicante di riferimento. Il nostro paese non è un paese normale perché in un paese normale le tasse sono molto meno elevate del nostro e chi non le paga viene punito severamente (parlo del ceto medio perché nel ceto elevato dei grandi ricchi gli evasori sono ovunque impuniti). In un pese normale il ceto medio ha la funzione di far si che chi vive una condizione subordinata diventi libero, aprendo una piccola impresa, che resterà piccola o grande secondo le proprie capacità a volte fino a divenire uno tra i più importanti imprenditori (vedi Bill Gates). Gli economisti sono convinti che un ceto medio efficiente garantisca la libertà ed il benessere in un sistema liberaldemocratico. Vorrei sentire… Leggi il resto »
Maurizio
12 Gennaio 2020, 21:44 21:44
Sono perfettamente d accordo con il ripristino della cedolare secca. Non sono assolutamente d accordo con la flat fax . Comporta una concorrenza sleale e non equilibrata con gli altri (es. artigiani) che le tasse e le altre spese le hanno care e salate.. Meno male che hanno tolto questa stupidaggine. Se qualcuno vuole arrotondare paghi come tutti gli altri
Nucifora
12 Gennaio 2020, 19:34 19:34
Mi vergogno di essere italiano e di aver lavorato tanto dando i frutti di una vita di lavoro a questi governi ladri ed incapaci. Ci tolgono i sacrifuci di una vita di lavoro per poi sperperare e sciupare le entrate nazionali.
Ylenia
12 Gennaio 2020, 19:26 19:26
E proprio vero non se ne puo piu di queste tasse che ci massacrano
Gaetano Guerriero
12 Gennaio 2020, 18:58 18:58
Verissimo ciò che dice Nicola, l’ invidia sociale della sinistra ha ancora una volta nel mirino chi non chiede nulla a nessuno e ancor meno allo stato, fondando tutto il proprio essere e ” benessere ” sul proprio lavoro. Penso che ci dovremmo organizzare e mandare a questi “signori” 500.000 avvisi di sfratto.
Voglio congratularmi per l’impegno e la grande professionalità che sta dimostrando nel diffondere queste notizie e sensibilizzare l’opinione pubblica. Si sta smascherando pian piano il castello di sabbia e di menzogne sulla riduzione del carico fiscale che invece è aumentato in modo logaritmico su quella classe di cittadini che malgrado l’età ha voglia di mettersi in gioco e offrire alla società quel bagaglio di esperienze e conoscenze maturate in decenni di professione e attività. E’ un attacco alla diligenza, un modo elegante per dire rapina e rendere la vita difficile a 500 mila persone. Un simile accanimento ha una sola spiegazione INVIDIA. Tolo tolo, l’ultimo film del mio conterraneo Checco Zalone, dimostra che l’ignoranza è la chiave del successo odierno in politica. Ecco perché Checco è giudicato male dagli intellettuali di sinistra.
Ho letto come sempre con grande interesse i commenti di chi (specie di Sal), prova una totale avversione verso il ceto medio. Volevo fare in proposito alcune considerazioni. E’ chiaro che il mio ed il loro pensiero poggia su dei principi diversi. Il loro pensiero è nell’ambito di un sistema socialista, che ritengono più giusto del sistema liberaldemocratico con le sue diseguaglianze sociali; in una cosa però siamo perfettamente d’accordo: le tasse devono pagarle TUTTI. A questo proposito loro si scagliano contro il ceto medio italiano che troppe volte fa il “furbetto” ed elude la tasse con la complicità del funzionario corrotto o del politicante di riferimento. Il nostro paese non è un paese normale perché in un paese normale le tasse sono molto meno elevate del nostro e chi non le paga viene punito severamente (parlo del ceto medio perché nel ceto elevato dei grandi ricchi gli evasori sono ovunque impuniti). In un pese normale il ceto medio ha la funzione di far si che chi vive una condizione subordinata diventi libero, aprendo una piccola impresa, che resterà piccola o grande secondo le proprie capacità a volte fino a divenire uno tra i più importanti imprenditori (vedi Bill Gates). Gli economisti sono convinti che un ceto medio efficiente garantisca la libertà ed il benessere in un sistema liberaldemocratico. Vorrei sentire… Leggi il resto »
Sono perfettamente d accordo con il ripristino della cedolare secca. Non sono assolutamente d accordo con la flat fax . Comporta una concorrenza sleale e non equilibrata con gli altri (es. artigiani) che le tasse e le altre spese le hanno care e salate.. Meno male che hanno tolto questa stupidaggine. Se qualcuno vuole arrotondare paghi come tutti gli altri
Mi vergogno di essere italiano e di aver lavorato tanto dando i frutti di una vita di lavoro a questi governi ladri ed incapaci. Ci tolgono i sacrifuci di una vita di lavoro per poi sperperare e sciupare le entrate nazionali.
E proprio vero non se ne puo piu di queste tasse che ci massacrano
Verissimo ciò che dice Nicola, l’ invidia sociale della sinistra ha ancora una volta nel mirino chi non chiede nulla a nessuno e ancor meno allo stato, fondando tutto il proprio essere e ” benessere ” sul proprio lavoro. Penso che ci dovremmo organizzare e mandare a questi “signori” 500.000 avvisi di sfratto.