Heather Parisi fa il pugno chiuso, simbolo di oppressione

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I «compagni» hanno trovato una guida all’altezza della situazione. Dimenticate il soporifero Nicola Zingaretti. Dopo Lenin, Stalin, Togliatti e Berlinguer, la sinistra torna a sorridere grazie alla nuova leader, Heather Parisi. La ballerina, ospite domenica a Che tempo che fa, ha levato in aria il pugno destro, nel gesto ben noto ai comunisti di ogni luogo e di ogni epoca. Spiega l’ospite: «Simboleggia la difesa dei diritti dei diversi» riferendosi alle sue battaglie Lgbt. Ahi. La simpatica e brava Parisi questa volta ha compiuto un passo falso.

Il pugno chiuso nasce come gesto antifascista nel corso della guerra di Spagna: si eseguiva con la mano destra quasi appoggiata alla testa. Nel 1968, il braccio diventa il sinistro ed è steso in aria. In ogni caso il pugno chiuso, per il mondo libero, è simbolo di oppressione anche degli omosessuali, perseguitati dai comunisti, in particolare da Ernesto «Che» Guevara, che voleva una Cuba più socialista e più virile.

Il pugno comunista ha causato 20 milioni di morti in Russia, 65 in Cina, 2 in Cambogia, 2 in Corea, uno in Vietnam, un altro milione nell’Europa dell’Est. In Unione sovietica, i cittadini, stritolati dall’apparato di polizia, erano imprigionati e fucilati al termine di processi farsa, fondati su confessioni estorte con la tortura o il ricatto. In alternativa, si spalancavano le porte dei gulag e dei lavori forzati con condanne di dieci anni sempre rinnovabili e rinnovate. Serviva forza lavoro a costo zero: i prigionieri erano perfetti come schiavi. Furono deportati milioni di dissidenti (reali o presunti), omosessuali, ebrei e intere categorie di cittadini troppo «borghesi» per entrare nel paradiso dei soviet.

Non ce l’abbiamo con la Parisi, di cui ci dichiariamo fan. Però riconsideri il pugno chiuso. Speriamo inoltre che altre donne del mondo dello spettacolo, in contrapposizione, non facciano il saluto romano nel salotto tv di Fazio, anche perché Fabio potrebbe svenire.

Alessandro Gnocchi, Il Giornale 21 maggio 2019

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