Ho ascoltato il piano verde di Ursula: siamo fottuti

Il voto alla Von der Leyen conferma le follie degli ultimi cinque anni. E adesso spuntano i “mutui” più costosi se la casa non è green

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Per chi pensava che la classe dirigente europea avesse un pochino la lezione che i cittadini europei hanno dato con le ultime elezioni eureppe, beh si sbagliava di grosso. Sì, perché lo schiaffo in faccia dato a Scholz e Macron, paladini del Green Deal ha avuto poco effetto. L’Europa, e soprattutto Ursula von der Leyen, ha deciso di continuare con i primi 100 giorni sul Green Deal. Sono frasi che ovviamente bisognerà vedere come si tradurranno in fatti, ma questa suona più che mai come una condanna per noi europei. Voi direte, ma che te frega a te del Green Deal? Ve lo dico subito.

Bastava leggere il Sole24ore di ieri per capire la merd* in cui ci troviamo. Succede che se voi volete prendere un mutuo per una casa, questo sarà alla carte. Questo significa che le banche vi daranno un mutuo se siete giovani, mentre se avete 50 anni siete fregati. Il secondo criterio con cui verranno concessi i mutui, che è l’unico finanziario, è il “Long-term Value”. Ma il terzo criterio che regola l’andamento del tasso e quindi lo spread sui mutui è la categoria energetica della casa. Siamo fottuti. Immaginatevi un 40enne che non ha molti soldi, ma si vuole comprare una casa. Quella casa, inevitabilmente, non si troverà nel centro storico e non avrà il cappotto termico o tutte le altre diavolerie green. Beh, quella casa non sarà considerata green e quindi poco importa se sei vecchio e hai pochi soldi, te la prendi in quel posto strapagando il mutuo.

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 18 luglio

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