Nicola Porro e Giuseppe Cruciani scherzano e battibeccano sul palco della Ripartenza 2023 dagli IBM Studios di Milano. I due conduttori, irriverenti e sempre fuori dal coro, si stimano ma non sempre condividono le stesse idee. Entrambi partono da approcci liberali, ma su lunghezze d’onda differenti. Per dire: il vicedirettore del Giornale.it è contrario ad uno Stato che si vendichi di Matteo Messina Denaro, il conduttore de La Zanzara è invece favorevole al pugno duro.
Per quasi 40 minuti, i due hanno letto a loro modo i giornali. Ed è proprio all’inizio della “Zuppa” che si sgridano, amichevolmente, a vicenda. “Non iniziare a rompere le balle, a fare casino e a dire parolacce”, dice Porro. “Ma sei il primo a dire le parolacce”, ribatte Cruciani. “Una volta ho contato 10 cazzo nella tua zuppa”.
Il conduttore de La Zanzara affronta il tema delle quote rosa. “Oggi volevo venire vestito da donna, con la parrucca e la minigonna – sorride – Mi hanno detto che c’è stata una piccola polemica perché erano previste poche donne nei panel di questo evento. Ti hanno rotto le palle? Beh, adesso devi dare una spiegazione al mondo del politicamente corretto”. E ancora: “A me non me ne frega niente se ci sono o meno le donne ma ormai è sempre così: adesso se organizzi un panel devi piazzarci una donna o sei considerato misogino, maschilista, sessista”.
Porro, per nulla imbarazzato, ha spiegato di trovarsi d’accordo con Cruciani. “A dire il vero nelle tavole rotonde le donne le abbiamo – fa notare – Ma è comunque ridicolo che dobbiamo dare una spiegazione di quante donne ci sono nei nostri panel”. Una replica che non piace a Cruciani: “Questa è una risposta da Quarta Repubblica, non da Zuppa”. E Porro ribatte, sorridendo: “Dai, che palle che sei…”.