“Ho già firmato le mie dimissioni in caso di problemi di salute o di un incidente”. È questa la dichiarazione di Papa Francesco, durante un’intervista rilasciata al quotidiano Abc. Proprio ieri, il pontefice ha festeggiato 86 anni, e fino ad oggi la cartella clinica non mostra alcuna patologia tumorale e neanche problemi neurologici. Eppure, negli ultimi anni, l’invecchiamento del capo del Vaticano è stata sotto gli occhi di tutti, tant’è che le recenti uscite sono avvenute accompagnato in sedia a rotelle.
Il messaggio è chiaro: Bergoglio seguirà le orme di Pio XII, l’ultimo Papa a sottoscrivere le proprie dimissioni in caso di impedimento medico. E Francesco specifica: “Sto già camminando, la decisione di non operarmi si è rivelata giusta. Si governa con la testa, non con il ginocchio“, ha affermato il pontefice, che conclude confessando di aver già predisposto tutte le carte. “Era Tarcisio Bertone il Segretario di Stato. Le firmai – ha raccontato – e gli dissi: “In caso di impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già”.
Nella lunga intervista, Bergoglio si è soffermato anche sulla guerra in Ucraina. Nelle ultime settimane, non sono state velate le aperture del Vaticano, proprio per trovare una soluzione diplomatica al conflitto. Eppure, tale auspicio non pare essere stato accolto dalle parti. Da una parte, Kiev è propensa a continuare nel conflitto fino a quando non ripristinerà la sua sovranità integrale. Dall’altra, invece, la Russia ha dichiarato di voler portare a compimento gli originari obiettivi della “operazione speciale”. Insomma, si sono già predisposte le basi per una guerra lunga, che non troverà termine neanche durante la fase invernale, come auspicato da numerose fonti dai vertici del Pentagono e della Casa Bianca.
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Nel frattempo, le dichiarazioni di papa Francesco paiono essere un mistero. Secondo alcuni giornali, questa “confessione” potrebbe essere un’anticipazione di una malattia, che rischierebbe di portare a gravi complicanze di salute, fino a rendere necessarie le dimissioni. Eppure, fino ad oggi, il quadro clinico non presenta rilievi di tale gravità. Tutto, però, ruota intorno al mistero…