Commenti all'articolo Huawei, il simbolo della guerra tra Stati Uniti e Cina
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Andrea Salvadore
16 Maggio 2019, 5:37 5:37
Molti ani fa, parlo del primo novecento, ebbe un gran successo un libro il cui titolo era “Il pericolo giallo e il Giappone”, ma dopo cento anni l’orizzonte é cambiato
e dovremmo riferirci a Cina che, a quanto mi ricordo, era l’oggetto principale fel Pericolo Giallo quando questa denominazione apparve a metá dell’ottocento. La conclusione é facile: se gli stati europei non si mettono asseme per formare uno Stato con 500 milioni di cittadini ma continueranno nella loro falsa e comoda
morale,saranno divorati dagli stati giganti, accogliereno
cinesi, pakistani, birmani, malesi, africani di tutti i tipi e come ciliegina ci potremo cullarci nella visione di un papa africano.
rocco
15 Maggio 2019, 10:22 10:22
la Cina è diventata la prima potenza economica mondiale senza sparare un colpo di fucile gli Usa erano la prima potenza del mondo avendo fatto una guerra per ogni presidendte. L’Europa è stata vista da tutti e due come il nemico da battere, il concorrente commerciale da disintegrare: gli USA attuano questa politica per mezzo delle guerre nel Mediterraneo e nel conflitto con la Russia, la Cina attraverso una capillare penetrazione economica. Tra Cina e USA c’è anche la guerra della monnezza, da quando ha chiuso i confini ai nostri prodotti di scarto così abilmente raccolti e differenziati sia l’Europa che gli USA si stanno ritrovando in un letterale mare di merda! Però a noi va bene che i nostri dati siano trafficati dai colossi della sylicon valley, a cominciare dal gangster informatico che ben conosciamo, ma temiamo Huawei. Certo che siamo proprio bipolari ed allora val bene una sana cura di litio. L’Europa è alla fine del suo ciclo, da sempre impegnata in lotte intestine tra le varie nazionalità, la sudditanza psicologica all’amico americano e gli occhiolini ammiccanti a russi e arabi petrolieri. Mi viene in mente quando i turchi assediarono Vienna, da cristiani chiesero l’aiuto al papa per intercedere verso i francesi con la speranza di un aiuto, ma i francesi altro non aspettavano che la disfatta degli… Leggi il resto »
Molti ani fa, parlo del primo novecento, ebbe un gran successo un libro il cui titolo era “Il pericolo giallo e il Giappone”, ma dopo cento anni l’orizzonte é cambiato
e dovremmo riferirci a Cina che, a quanto mi ricordo, era l’oggetto principale fel Pericolo Giallo quando questa denominazione apparve a metá dell’ottocento. La conclusione é facile: se gli stati europei non si mettono asseme per formare uno Stato con 500 milioni di cittadini ma continueranno nella loro falsa e comoda
morale,saranno divorati dagli stati giganti, accogliereno
cinesi, pakistani, birmani, malesi, africani di tutti i tipi e come ciliegina ci potremo cullarci nella visione di un papa africano.
la Cina è diventata la prima potenza economica mondiale senza sparare un colpo di fucile gli Usa erano la prima potenza del mondo avendo fatto una guerra per ogni presidendte. L’Europa è stata vista da tutti e due come il nemico da battere, il concorrente commerciale da disintegrare: gli USA attuano questa politica per mezzo delle guerre nel Mediterraneo e nel conflitto con la Russia, la Cina attraverso una capillare penetrazione economica. Tra Cina e USA c’è anche la guerra della monnezza, da quando ha chiuso i confini ai nostri prodotti di scarto così abilmente raccolti e differenziati sia l’Europa che gli USA si stanno ritrovando in un letterale mare di merda! Però a noi va bene che i nostri dati siano trafficati dai colossi della sylicon valley, a cominciare dal gangster informatico che ben conosciamo, ma temiamo Huawei. Certo che siamo proprio bipolari ed allora val bene una sana cura di litio. L’Europa è alla fine del suo ciclo, da sempre impegnata in lotte intestine tra le varie nazionalità, la sudditanza psicologica all’amico americano e gli occhiolini ammiccanti a russi e arabi petrolieri. Mi viene in mente quando i turchi assediarono Vienna, da cristiani chiesero l’aiuto al papa per intercedere verso i francesi con la speranza di un aiuto, ma i francesi altro non aspettavano che la disfatta degli… Leggi il resto »