Quest’anno il Natale è rovesciato, tutto è rovesciato, come il Crocifisso tatuato di Elena Cecchettin, donna dell’anno per L’Espresso. Quindi anche noi facciamo i comandamenti rovesciati, gli scomandamenti, i comandamenti al contrario per questo Natale laico, inclusivo e eurofiliaco.
- Intanto, non si può dubitare. Di chi? Di Gino Cecchettin, della suddetta Elena, della loro santità. Dite che nel caso di Vanessa non hanno fiatato, che il patriarcato femminicida non li tange? Per forza, ormai la carriera è avviata, chi se ne frega di quelle che ammazzano, per la sventurata commessa nessun funerale di Stato, nessun Mattarella, nessuna diretta tivù, giusto la fiaccolata d’ordinanza, ma senza nominare l’omicida, un balordo kosovaro: è colpa della Meloni, sissignori. Della Meloni che non ha ingurgitato il Mes.
- Mattarella, a proposito. È vietato affidarsi ai demiurghi, agli Stranamore del web, ma solo quelli che vanno ad Atreju. Bill Gates, George Soros, Klaus Schwab, quelli vanno bene.
- Proibito augurare Buon Natale, la formula resiliente di quest’anno è quella, fantozziana, dei servili auguri di feste laiche e di uno spettabile anno gender. Niente Presepe, perché, come da storiella che gira per i social, c’è sempre un ottimo motivo per proibirlo, in base agli scomandamenti: la Madonna no, che è sessismo, san Giuseppe falegname no, che Maurizio Landini non vuole, il Bambinello per carità di Dio, che è bianco, bue e asino inquinano, la capanna non è conforme agli standard UE, il legname non è ecologico, andate a dar via il culo. Come Presepe, va bene quello creativo dei napoletani con dentro Maradona, Fidel Castro, Hamas, la Baronessa Ursula, la SuperLega, due satanisti, quattro scafisti, Wanna Marchi, Chiara Ferragni, e come botto “’a bumma do pandorone”, capace di aprire un cratere grosso come il Vesuvio.
- Del resto, è scomandato, sconsigliato, proibito anche solo nominarlo, Gesù: meglio Cucù, Chichì, Cocò e Cacamucazz, così anche Papa Bergoglio è d’accordo.
- A proposito: scomandato, vietato anche contestare il mantenimento della ciurma Casarini, secondo la demenziale interpretazione del Corriere: si incorre nel reato di violazione della Costituzione…
- Ricordati di non santificare le Feste, di fare l’albero di Natale senza Natale, la cometa possibilmente a forma di cefalo, così il genderwoke sta a posto, niente quattro salti in balera, niente cubiste, a meno che non siano Chiara Valeria e Elly Schlein, libidine da incubo. In sostituzione, verrà proiettata una nonstop dei video di Chiara Ferragni special day hospital edition, Abou, Papa Gino da Fazio, Zero Calcare, Zaki filo Hamas, il Loggionista, il trapper d’aria Piddì, 5 anni di galera e non sentirli, tanto non te li fanno scontare.
- Vivamente scomandato anche definire “tua moglie”, “tua figlia”, tue, se no è patriarcato: al limite, la moglie è del mondo, di Paola Concia, di Luxuria, tutto ma non di te. Anche la macchina non è tua, la casa non ne parliamo, se sei allo sgomento non puoi dire “oh mio Dio”, che finiamo dritti nel Patriarcato cattolico che è roba da sedia elettrica, ascolta Papa Gino (salvo quando twitta), che è come Papa Schwab: non avrai niente e sarai felice. La distruzione dell’occidente capitalista passa per la lotta al patriarcato possessivo. Accettabile, invece, se non addirittura consigliato, inneggiare ad Allah Akhbar, specie mentre qualche new entry ti sta rapinando o violentando, in segno di solidarietà verso l’ospite.
- Ricordati di santificare qualche campagna laica ed inclusiva dei Ferragnez, inclusiva nei loro forzieri, e non essere rosicone, invidioso: la riccanza giustifica di per sé e compera anche l’anima.
- Appoggia la campagna scafista del Vaticano senza porti tante domande: l’importante è che “quelli fanno delle cose, salvano la gente”, che è una sottigliezza teologica degna della Patristica.
- Ovviamente, scomandato anche il menu. A Natale, solo radici, bacche, merda secca, vaccini e succo di ortica, non-carne da laboratorio, che sa di moquette, che ti fa ammalare subito, così poi ti sparano in vena un altro vaccino, in modo da conseguire un aspetto fresco e seducente simile a Chiara Valerio.
Ma, soprattutto, per Natale ricordati di non essere felice. Non abbracciare, non baciare, non pregare, non cercare la luce in una mangiatoia, non comprare, non sentirti quell’incanto antico che ogni volta ti frega, ti ritrova bambino, e magari nevicasse un poco. È tutta robaccia sovranista, patriarcale, consumistica. Un bel non-Natale sovietico, cupo, da sezione comunista, non avrai niente, nemmeno te stesso, neppure i tuoi sogni, e sarai felice di essere disperato. Così ci vogliono, così ci stanno modificando geneticamente.
Max Del Papa, 25 dicembre 2023
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