“In Italia il rischio pandemia di Coronavirus è pari a zero”. “La malattia arriverà ma sarà poco più di un’influenza”. “Sarà peggio della Sars”. “Andrà via con l’estate”. “Durerà fino alla scoperta del vaccino”. “C’è già una cura”. “Ciarlatano. Buffone. Incompetente. Parolaio”. Il dibattito sul Coronavirus ha lasciato perplessi, a dir poco, gli italiani sottoposti ogni giorno a previsioni fauste o infauste del virologo (o sedicente tale) di turno. Nel frattempo, il Coronavirus, insensibile alle parole dei luminari, ha fatto quello che doveva fare: si è diffuso in tutto il mondo e sembra intenzionato a svilupparsi, in positivo o in negativo, senza tenere conto, stranamente, delle esternazioni degli studiosi. Potrebbe perfino venire il sospetto che gli esperti, sollecitati dai media, invece di fornire protocolli d’igiene a prova di bomba, si siano lasciati andare a previsioni azzardate, tipo oroscopo, visto che il virus è una novità e la scienza, nonostante il ministro Boccia pretenda risposte definitive, non è purtroppo in grado di fornire verità assolute in poche settimane.
I virologi comunque si stanno organizzando per la fase due, che consiste nel soddisfare le richieste dell’industria editoriale. Il recordman della tempestività è stato Vincenzo Burioni che assieme a Pier Luigi Lopalco, non citato in copertina, ha pubblicato per Rizzoli già ai primi di marzo il saggio Virus. Sembrava essere stata altrettanto rapida Maria Rita Gismondo, “avversaria” mediatica di Burioni stesso. Aveva annunciato di aver ultimato Coronavirus, fake news vere e verità false, ma il libro sembra sparito nel nulla, come il post che lo lanciava. Ilaria Capua è ai blocchi di partenza con il suo L’era del contagio (Mondadori) basato “su un rapporto più rispettoso nei confronti dell’ambiente e sullo studio approfondito dei dati”. Segrate punta molto anche sul Fuoco interiore di Alberto Mantovani, lo scienziato italiano con il più alto punteggio internazionale. Non è legato direttamente al virus, ma trattando del sistema immunitario e dell’origine delle malattie, rientra nel “gruppone” almeno dal punto di vista del marketing.
La nave di Teseo presenta I vaccini fanno bene a cura di Guido Forni, Alberto Mantovani, Lorenzo Moretta e Giovanni Rezza. Il libro rispecchia un documento ufficiale dell’Accademia Nazionale dei Lincei preparato dai curatori e spiega che “i vaccini costituiscono un’assicurazione sulla vita e una cintura di sicurezza per l’umanità intera. COVID-19 lo sta ricordando a tutti in modo drammatico”. HarperCollins rilancia La miglior difesa. La nuova scienza del sistema immunitario (2019) opera però di un reporter del New York Times, il premio Pulitzer Matt Richtel. Marsilio sta traducendo il saggio Le regole del contagio di Adam Kucharski, epidemiologo e matematico inglese. Parla dei modelli matematici della pandemia, “sia essa relativo a una malattia, a una moda, a un comportamento sociale”. Longanesi ha già pubblicato in ebook, ma presto arriva il cartaceo, Conosci il tuo nemico: Cos’è, da dove viene e cosa ci insegna il coronavirus di Valerio Rossi Albertini. Mancano ancora tanti all’appello: Ricciardi, Tarro, Brusaferro, Galli, Bassetti… Non disperate è soltanto maggio e le librerie hanno appena riaperto.
Segnaliamo anche l’uscita di un saggio di Alberto Forchielli e Michele Mengoli, che potrebbe rivelarsi utile: L’arte della supercazzola. Lessico essenziale dell’Italia che non ci meritiamo, dal 1861 al Covid-19. Include alcuni capitoli tristemente esilaranti sulle supercazzole da virus (“andrà tutto bene”, come no?). Uscirà per Baldini+Castoldi e fin dal titolo potrebbe instillare il sospetto che, con i dovuti distinguo, molti di coloro che (forse inevitabilmente) fino a qui non hanno capito niente del virus, ora ci vogliano spiegare cos’è.
Alessandro Gnocchi, Il Giornale 9 maggio 2020