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I Biscazzieri evadono 98 miliardi? È una fake news del Fatto

Nella campagna mediatica che ha portato al decreto dignità e a quella norma che impedisce la pubblicità delle società dei giochi, promossa dal Corriere della Sera (Stella è lo specialista), da Repubblica e dal Fatto – solo per citare i più squilibrati – si evoca spesso una fantomatica evasione fiscale monstre da 98 miliardi di euro che dieci concessionari avrebbero realizzato in un due soli annetti (biennio 2005-2006) e che i “governi di sinistra e destra” avrebbero condonato.

Si tratta di una gigantesca bufala. E nel video vi spiego perchè:

1. 98 miliardi sono il fatturato netto delle slot in più di 10 anni

2. La multa c’è, riguarda 2,5 miliardi (tanti per carità ma quaranta volte inferiori a quanto denunciato) ed è contenuta in una sentenza, l’unica sulla vicenda, della Corte di Conti

3. I 98 miliardi nascerebbero da una indagine della Gdf che i magistrati considerarono infondata nella sua ciclopica entità

4. Il governo Letta nel 2013, alla ricerca di quattrini per finanziare l’0abolizone dell’Imu fece una “pace fiscale” (come oggi si chiamano i condoni) con i concessionari: il principio fu di fare loro un grande sconto sulla multa se avessero rinunciato ai ricorsi. Sei su 10 accettarono. Altri quattro concessionari sono ancora in causa.

Questi sono fatti. Così invece scriveva solo pochi giorni fa Marco Travaglio: “Il Fatto fin dalla sua fondazione ha dedicato decine di articoli alla mega evasione di 98 miliardi dei concessionari delle slot machine… sempre condonata da tutti i governi di destra e di sinistra”.

Conclusione? Non esiste alcuna evasione da 98 miliardi.

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