I criminali per X: Lula come Iran e Cina

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Lula Brasile Musk

Su X (ex Twitter) il Brasile di Lula come Iran, Pakistan, Cina, Russia, Corea del Nord, il Venezuela di Maduro e Myanmar
Il blocco del social network X anche usando un VPN ordinato il 30 agosto dal giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes nel paese governato da Lula continua e colpisce con multe da oltre 8mila euro al giorno 22 milioni di utenti. Per la cronaca, persino in Cina o in Russia, dove pure X è bloccato, chi usa il VPN non rischia di finire sul lastrico come in Brasile. Le pene sia a Pechino che a Mosca per chi fa post sgraditi ai due regimi sono “altre”, anche se non pari a quelle della Corea del Nord, dove chi è scoperto ad usare con VPN l’ex Twitter, se non appartiene alla nomenklatura presidenziale, scompare nel nulla. Pochi i paragoni possibili con altri paesi al mondo che hanno bloccato X, ovvero l’Iran, il Pakistan, il Turkmenistán, il Venezuela di Maduro e Myanmar. Una compagnia pessima per la “difesa della democrazia” di cui tanto si parla nel Brasile di Lula.

Exxon pompa il petrolio della Guyana ma la Cina domina gli investimenti nel paese sudamericano
A più di 100 miglia al largo della costa della Guyana, la Exxon Mobil pompa ogni giorno centinaia di migliaia di barili provenienti da una gigantesca scoperta petrolifera che sta trasformando il paese, mentre la Cina domina a terra. Le aziende cinesi stanno infatti costruendo alberghi, ponti, strade e centri commerciali in riva al mare mentre Pechino estrae bauxite e manganese nelle aree remote della regione amazzonica della Guyana. Non bastasse, il principale aeroporto internazionale è stato ristrutturato con un prestito di 150 milioni di dollari da parte della Export-Import Bank dello stato cinese.

Le Barbados chiedono la creazione di una nuova struttura finanziaria della Banca Mondiale per fornire liquidità di emergenza ai paesi vulnerabili dal punto di vista climatico
È la terza fase dell’Iniziativa Bridgetown sostenuta da molti paesi in via di sviluppo.

Il Senato del Messico approva la riforma costituzionale che dà alle Forze Armate il controllo sulla Guardia Nazionale
Ennesimo segnale che il presidente del Messico López Obrador, AMLO, che dal primo ottobre sarà sostituito dalla sua delfina Claudia Scheinbaum, sta dando sempre più potere ai militari, che già lucrano sulle infrastrutture statali e sono sovente collusi con i narcos. La riforma, oltre ad essere stata criticata dall’opposizione, preoccupa Washington quasi quanto la riforma che ha introdotto il suffragio universale per l’elezione dei giudici e dei magistrati della Corte Suprema.

Kamala Harris visita il confine degli Stati Uniti con il Messico
È la sua prima visita al confine meridionale al centro della campagna elettorale da quando è diventata la candidata presidenziale democratica. Dal canto suo Trump ha promesso che se vince elimina il “visto umanitario” per i migranti da Cuba, Venezuela, Nicaragua e Haiti.

Paolo Manzo, 27 settembre 2024


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