Esteri

I due edifici, l’elicottero, il doppio blitz: così Israele ha liberato Noa e gli ostaggi

Hagari: “Una delle operazioni più complesse mai realizzate”. Sottratti ad Hamas Noa Argmani, Almog Meir Jan, Andrei Kozlov e Shlomi Ziv

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L’operazione, anzi, le operazioni in contemporanea che hanno portato alla liberazione dei quattro ostaggi israeliani in mano ad Hamas, si sono svolte a Nuseirat, al centro della Striscia a sud di Gaza City e a nord di Khan Yunis.

I quattro erano tenuti prigionieri in due edifici diversi, per cui quella che è stata portata a termine, come già scritto, è stata un’operazione doppia e in contemporanea con due obiettivi diversi.

 

L’annuncio del portavoce dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari

Il contrammiraglio Hagari, portavoce dell’esercito israeliano, ha confermato che è la prima volta al mondo che dei servizi di sicurezza riescono in un’impresa di questo tipo, soprattutto considerando che i quattro erano tenuti in ostaggio in una zona densamente abitata, descrivendo l’operazione a Nuseirat come una delle più complicate mai condotte.

Noa Argamani, liberata sabato dall’idf a Nuseirat, nel centro di Gaza, abbraccia il padre mentre durante il trasferimento verso l’ospedale di Tel Hashomer. La giovane, diventata simbolo del 7 ottobre, eran stata rapita durante il Nova Music Festival e portata via su una moto. Sembra essere in buone condizioni generali. 

L’operazione, che si basava su precise indicazioni di intelligence, era stata programmata e abortita già due volte. Solo questa mattina alle 11:00 (le 10:00 ora italiana) le forze speciali dell’antiterrorismo hanno fatto irruzione nei due siti che erano case civili all’interno di due diversi palazzi residenziali trasformati in centri di detenzione per gli ostaggi.

Il video del decollo dell’elicottero con tre degli ostaggi salvati dalla Striscia di Gaza.

L’ordine operativo è arrivato solo oggi perché c’era la certezza di riuscire ad arrivare agli ostaggi prima che i terroristi di Hamas potessero aprire il fuoco e ucciderli.

Noa Argmani, la ragazza diventata simbolo del 7 ottobre 2023, era tenuta da sola al terzo piano del primo palazzo, mentre Almog Meir Jan, Andrei Kozlov e Shlomi Ziv erano tenuti in un altro appartamento del secondo palazzo.

I festeggiamenti in ospedale all’arrivo degli ostaggi liberati dalle mani di Hamas a Nuseirat.

Ora c’è da capire se i quattro ex ostaggi, nel periodo di prigionia, sono stati spostati da un luogo di detenzione all’altro e, in particolare, se hanno passato periodi all’interno dei tunnel del terrore a Gaza. Nel caso è essenziale avere una mappa dei loro spostamenti al fine di capire se c’è la possibilità di ulteriori azioni per la liberazione di altri ostaggi vivi ancora nelle mani dei terroristi.

Molti particolari di questa operazione sono ancora sotto censura e solo nelle prossime ora avremo un quadro migliore della situazione e dei possibili sviluppi.

Michael Sfaradi, 8 giugno 2024

Il comunicato dell’Idf che annuncia la missione compiuta:

Questa mattina (sabato), nel corso di un’operazione speciale diurna congiunta dell’IDF, dell’ISA e della polizia israeliana (Yamam), a Nuseirat, quattro ostaggi israeliani sono stati salvati. Noa Argamani (25), Almog Meir Jan (21), Andrey Kozlov (27) e Shlomi Ziv (40), sono stati rapiti dall’organizzazione terroristica Hamas al festival musicale “Nova” il 7 ottobre.
Gli ostaggi sono stati salvati dalle forze IDF, ISA e “Yamam” da due località separate nel cuore di Nuseirat.Sono in buone condizioni mediche e sono stati trasferiti al centro medico ‘Sheba’ Tel-HaShomer per ulteriori esami medici.Le forze di sicurezza continueranno a fare ogni sforzo per riportare a casa gli ostaggi

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