Politica

I giochi non sono finiti. Perché Meloni fa bene a rigettare Ursula

In un vicolo cieco non c’è finita la leader di Fdi, ma l’Europa. La mossa del premier italiano è giusta

Meloni nomine Parlamento Ue © Yaroslav Danylchenko tramite Canva.com

A finire in un vicolo cieco non è Meloni come scrivono oggi i giornali, ma l’Europa. Una Europa chiusa in se stessa, che evita qualsiasi cambiamento.

Il premier ha lottato, forse ha commesso qualche ingenuità, ma alla fine ha preso la decisione giusta: l’astensione su von der Leyen.

Il 18 luglio il parlamento vota a scrutinio segreto e senza i voti di Meloni von der Leyen non passa. Fate il paragone con i conti dei franchi tiratori della volta precedente e vedrete che è così.

Alla fine, se Giorgia non cade nell’errore del M5S fatto la volta precedente, potrebbe addirittura risultare vincitrice di questa partita. I giochi non sono ancora fatti. Una bocciatura da parte del parlamento di von der Leyen incoronerebbe Meloni quale leader europea. Altro che vicolo cieco….

Paolo Becchi, 28 luglio 2024

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