I giudici colpiscono ancora: nuova sentenza contro i decreti migranti

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giudice pro migranti

Si allunga l’elenco delle toghe pro migranti. Dopo il caso Iolanda Apostolico, un altro giudice di Catania non ha convalidato il trattenimento nel centro di accoglienza di Pozzallo di sei migranti tunisini: si tratta di Rosario Maria Annibale Cupri. Il giudice etneo ha vanificato il provvedimento disposto dal questore di Ragusa, sconfessando di fatto il decreto Cutro firmato dal governo di Giorgia Meloni.

I provvedimenti di trattenimento erano stati adottati nei confronti di sei cittadini tunisini, richiedenti protezione internazionale. La norma attuale prevede il trattenimento presso un centro – in questo caso la nuova struttura di Modica – del richiedente asilo/protezione che provenga da un cosiddetto paese sicuro (e la Tunisia rientra nel novero dei paesi sicuri). In alternativa, il richiedente deve versare personalmente e all’atto delle procedure di identificazione poco meno di 5mila euro. Già la Apostolico aveva ritenuto che non fossero state rispettate le norme europee e che quelle “interne” fossero incompatibili, Cupri ha seguito fedelmente il suo esempio.

Stesso discorso sul versamento della fidejussione: il fatto che non sia possibile che l’importo possa essere versato da terzi, sarebbe incompatibile con la direttiva 33/2013 dell’Unione europea. “Come già affermato da precedenti decisioni di questo Tribunale in procedimenti di convalida di trattenimenti riguardanti cittadini tunisini e le cui motivazioni sono condivise da questo giudicante – riporta l’Ansa – la norma prevede una garanzia finanziaria che non si configura, in realtà, come misura alternativa al trattenimento bensì come requisito amministrativo imposto al richiedente prima di riconoscere i diritti conferiti dalla direttiva 2013/33/Ur, per il solo fatto che chiede protezione internazionale”, il parere del giudice.

Ma non è tutto. Gli avvocati dei migranti graziati dalla toga hanno chiesto delucidazioni al governo: “Oltre al fatto che spesso queste persone non hanno alcun mezzo di sostentamento, ciò che mi chiedo è come possa fare un qualunque versamento, una persona che arriva senza documenti di alcun genere, senza un codice fiscale. Ci sono delle procedure particolari di cui nessuno è a conoscenza? Che il ministro chiarisca ed emetta una circolare esplicativa” e la sua considerazione tecnica rientra anche nelle memorie difensive che l’avvocata ha presentato.

In altri termini, ecco un altro giudice catanese che si candida a diventare il nuovo idolo dei compagni. Un ulteriore episodio destinato ad alimentare la tensione tra governo e magistratura. Difesa strenuamente dalla sua categoria, Apostolico può contare sul sostegno della solita sinistra, disposta a tutto pur di dare contro all’esecutivo. Difficilmente arriveranno le dimissioni, nonostante la vergogna dei video diffusi negli ultimi giorni. Fortunatamente, Meloni e i suoi ministri impugneranno il provvedimento e la giustizia farà il suo corso.

Massimo Balsamo, 9 ottobre 2023

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