I giudici come Ilaria Salis. La sentenza: okkupare è legittimo

A San Cataldo assolta una donna che, dopo la separazione, aveva preso possesso di un alloggio popolare del comune. Il fatto non costituisce reato

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Salis sinistra italiana

Il recente verdetto del tribunale di Caltanissetta, che ha visto protagonista una donna di San Cataldo di 41 anni, precedentemente imputata per l’occupazione senza diritti di un’abitazione, ha riportato all’attenzione una questione di estrema rilevanza sociale. L’assoluzione di questa donna, che si è trovata in condizioni di grave difficoltà abitativa dopo la separazione dal coniuge e il crollo parziale del tetto della sua precedente abitazione, sembra l’assist perfetto ad Ilaria Salis e alla sua teoria secondo cui le okkupazioni di immobili sono le uniche “serie politiche abitative” che si fanno in Italia.

La storia è clamorosa. La donna, senza un lavoro e priva delle risorse economiche necessarie per garantire un sostentamento adeguato ai suoi figli, ha preso la decisione di occupare un alloggio di proprietà comunale a San Cataldo. Prima abitava nella cada di proprietà dell’ex marito, che però sarebbe stata fatiscente e inagibile a causa del tetto in parte crollato. Lei è disoccupata, non riceve dall’ex il sostegno familiare, quindi invece di rimettere a posto il tetto decide di occupare un alloggio popolare. Denunciata dalla polizia municipale, è finita in tribunale: secondo le toghe, però, trattandosi di un gesto disperato mirato a salvaguardare il benessere dei suoi figli di fronte a un sistema di supporto sociale insufficiente, ne aveva tutto il diritto. Il fatto non costituisce reato. Assolta con formula piena.

Durante il processo, la difesa ha evidenziato come l’azione dell’imputata fosse esclusivamente finalizzata a garantire un rifugio sicuro per la sua famiglia, in assenza di valide alternative. Il tribunale, preso atto delle circostanze eccezionali e delle motivazioni che hanno guidato la donna verso questa scelta estrema, ha deciso per l’assoluzione con formula piena, riconoscendo così le sfide socioeconomiche che l’hanno spinta a occupare l’immobile. E la proprietà privata? E i beni pubblici? Tanti saluti. Sarà contenta Ilaria Salis.

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