Dopo l’impreciso responsabile social del sindaco Raggi, scende in campo la cavalleria grillina. Siamo sinceri: pensavamo che deputati ed esponenti M5S avessero questioni più importanti da affrontare che lanciare una mezza crociata contro il nostro sito. Ma evidentemente le critiche non piacciono dalle parti del Campidoglio e questo giornale online deve aver colpito un nervo scoperto.
La vicenda è semplice. Ieri abbiamo pubblicato un articolo per sottolineare l’orrida idea dell’amministrazione capitolina di stendere una striscia di asfalto lungo il Tevere. Il sindaco se l’è presa, e ci ha chiesto un’inutile rettifica. Che in soldoni si può riassumere così: Raggi nega di aver fatto piazzare una “nuova colata di asfalto sui sampietrini“, spiegando che quell’obbrobrio nero nient’altro sarebbe che “il rifacimento del già esistente manto di asfalto della pista ciclabile realizzata nel lontano 2005”.
Ora, le rettifiche è giusto chiederle. Ma bisogna farlo a ragion veduta. Perché noi di “sampietrini” non abbiamo mai parlato, abbiamo solo evidenziato quello che pure un cieco potrebbe vedere: ovvero che quel manto nero pece lungo il fiume fa semplicemente schifo. Lo abbiamo detto e scritto al sindaco, ma i grillini non si rassegnano all’idea di aver preso un abbaglio e insistono nell’accusare di fake news chi osa criticarli.
A concederci le loro onorevoli attenzioni stavolta sono la deputata Emanuela Corda e l’ex sindaco livornese Filippo Nogarin. Il ritornello è sempre lo stesso: ci rimproverano di aver fornito una “informazione distorta”, di aver dato una “notizia falsa”, di aver “perso l’ennesima occasione per stare zitti” e di fare propaganda. Ma a noi della propaganda non interessa nulla. Così come di Nogarin o della Corda. E poco importa se la pista ciclabile c’era già e il sindaco ha solo “provveduto a risistemarla”. Perché uno sgorbio, anche se gli fai un ritocchino, resta pur sempre uno sgorbio. Anzi: è quasi un’aggravante. Davvero prima di finanziare il restauro di quel mostro urbano non siete riusciti a vedere quanto faceva schifo? In effetti è tutto relativo: fare assumere in comune la propria fidanzata forse è peggio.
Nicola Porro, 2 maggio 2021