Purtroppo, in questo meccanismo infernale, che è tanto un inganno quanto un auto-inganno, ci cascano un po’ tutti: maggioranza e opposizione, governatore e cittadini. Quando, ad esempio, si sostiene che bisogna rispettare le regole del distanziamento e bla bla bla perché il pericolo della ricaduta nella seconda ondata è dietro l’angolo si commette un grave errore che colpevolizza i cittadini invece di focalizzare l’attenzione sul metodo sanitario-territoriale con cui si controlla il contagio. Quando l’errore, chiamiamolo così, è commesso da chi governa, allora, siamo davanti a un alibi; quando, invece, è commesso dai cittadini, allora, siamo dinanzi a un autogol.
In passato ci sono state malattie contagiose ben più pericolose e fatali del Covid-19. Un esempio? L’Aids. Tuttavia, l’atteggiamento di tutti è stato più razionale. Soprattutto a nessuno è saltato in mente anche solo di ipotizzare il ricorso al Tso – trattamento sanitario obbligatorio – o a multe sanitarie. Ma, soprattutto, un po’ tutti erano più consapevoli dei propri diritti e non cadevano nell’inganno di considerare la negazione delle libertà come il prezzo da pagare per avere sicurezza. Oggi, invece, siamo proprio dentro questo corto-circuito e la catastrofe economica è figlia diretta di questa mitologica cultura politica, non certo del Covid.
Giancristiano Desiderio, 9 luglio 2020