In poche parole: qualcuno vuole arrogarsi il diritto di dire agli imprenditori ciò che devono produrre e ai consumatori ciò che devono consumare. Più o meno quello che avveniva con le economie di piano (la famigerata NEP) nella vecchia Unione Sovietica. Felice però è consapevole che, “almeno in democrazia” (ove quell’ “almeno” è significativo e sembra dal sen fuggito), sia necessario avere “il sostegno dei cittadini”.
Nessun problema però, l’economista del gruppo GEDI ha pensato anche a questo: basta “compensare i perdenti della transizione ambientale” con “politiche espansive”. E qui sembra di essere tornati ai tempi di Maria Antonietta: “loro vogliono la libertà, e voi dategli le brioches!”
Corrado Ocone, 14 gennaio 2020