A proposito di “tromboni“, non c’è nessun trombone più trombone di chi si riempie la bocca con la solidarietà. “Quando ci si dichiara solidali con qualcuno in genere è per prendergli qualcosa”, diceva Vilfredo Pareto. E ahimè ogni giorno ne abbiamo una conferma.
In queste ore è tutto un gran parlare di solidarietà: i primi sono i tedeschi, che vogliono darci lezioni di solidarietà sui migranti, proprio loro che da anni dovrebbero accogliere gli immigrati sbarcati in Italia secondo i principi del ricollocamento. Vi ricordate? Vi ricordate quanti accordi europei, quanti vertici a Malta, Bruxelles… e il ricollocamento, la spartizione… Certo, la situazione va risolta a livello europeo, come dice anche il Papa, peccato che questi maestri di solidarietà se ne fregano altamente. A giugno c’è stato l’ultimo grande accordo per ricollocare 10mila migranti dall’Italia in Europa, di cui 3mila dovevano andare in Germania. Sapete quanti ne sono partiti? Solo 74.
Per non parlare dei responsabili delle Ong, che danno ogni giorno lezioni di solidarietà. Anche se poi è difficile dimenticare le telefonate di uno di questi grandi maestri: Luca Casarini…
Continua ascoltando la video-rubrica di Mario Giordano