I migranti cubani combattono con i russi in Ucraina mentre la Bielorussia addestrerà l’esercito cubano
Un gruppo di immigrati cubani che vivono in Russia si è unito all’esercito russo per combattere con le truppe che invadono l’Ucraina dopo che Putin ha firmato un disegno di legge che concede la cittadinanza russa ai cubani arruolati. Diversi cubani sono già stati trasferiti mercoledì nella zona di guerra in Ucraina, dopo aver firmato un contratto di un anno per entrare nell’esercito russo. Secondo The Ryazan Gazette, i cubani che hanno firmato il contratto di un anno per combattere in Ucraina riceveranno pagamenti in rubli pari a 2.433 dollari dal bilancio federale e altri 2.500 dollari dal bilancio regionale di Ryzan. Riceveranno anche un terzo stipendio mensile di $ 2.545. In un annuncio separato la scorsa settimana, il vice ministro della difesa bielorusso per la cooperazione militare internazionale Valery Revenko ha dichiarato di aver discusso dell’addestramento del personale militare cubano in Bielorussia con funzionari cubani, tra cui l’addetto militare cubano in Russia e Bielorussia, il colonnello Monica Milian Gomez. I migranti cubani “hanno espresso il desiderio di partecipare all’operazione militare speciale sul territorio dell’Ucraina”, secondo la Ryazan Gazette. “Vale la pena notare che in seguito gli abitanti di Cuba potranno ottenere la cittadinanza della Federazione Russa”.
Aeroflot riprende i voli Mosca-Varadero
I voli erano stati sospesi nel marzo 2022 a seguito delle sanzioni imposte dai paesi europei a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina.
Tre nuovi femminicidi portano a 31 il numero di quelli registrati quest’anno a Cuba
Tre nuovi femminicidi sono stati confermati questo venerdì a Cuba, con i quali ci sono 31 casi di violenza sessista verificati da piattaforme e giornalisti indipendenti. Da segnalare che il nuovo codice penale del regime non criminalizza i femminicidi, richiesta reiterata dalle organizzazioni femministe.
PDVSA e Chevron rafforzano la produzione congiunta di petrolio
La PDVSA venezuelana e la Chevron americana hanno svolto una “sessione di lavoro” con l’obiettivo di rafforzare la produzione congiunta di petrolio, ha riferito ieri il ministro del Petrolio e il presidente della compagnia di stato della dittatura, Rafael Tellechea.
Il Nicaragua congela i conti della Chiesa cattolica
La Chiesa cattolica è stata accusata di riciclaggio da Ortega, che ha congelato i conti bancari delle principali diocesi. Inoltre il dittatore ha ordinato al cardinale Leopoldo Brenes di presentare documenti che mostrano i movimenti dei conti bancari delle diocesi. Secondo la polizia, l’Ufficio del Procuratore generale, la Soprintendenza delle banche e l’Unità di analisi finanziaria “hanno confermato movimenti criminali con fondi che, per la diocesi, sono entrati nel paese in modo irregolare e sono indagati e sono stati aperti procedimenti giudiziari per tutti questi reati.”
Paolo Manzo, 30 maggio 2023
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