Esteri

“I migranti? Tutto questo ci distruggerà”. Parola di sindaco di sinistra

Anche negli Usa è caos immigrazione. E l’accogliente New York adesso è alle corde

New York sindaco

“Lasciate che vi dica una cosa, newyorkesi: mai nella mia vita ho avuto un problema per il quale non vedessi alla fine una soluzione. Ma di questo non vedo proprio la fine: questo problema distruggerà New York. La città che conoscevamo stiamo per perderla”. Inizia così l’appello di Eric Adams, sindaco Democratico di New York. Dichiarazioni fortissime, in contrasto con la politica di accoglienza senza limiti predicata dalla sinistra americana. “Ogni mese arrivano in città 10.000 migranti da tutto il mondo” e, da quando il governatore repubblicano del Texas Greg Abbot, “ha iniziato a sfruttare la disperazione di migliaia di richiedenti asilo”, e a inviarli a New York, sono arrivate 110.000 persone.
“Dobbiamo nutrirli, vestirli, dare loro una casa, istruire i bambini, lavare le loro lenzuola, dare loro tutto ciò di cui hanno bisogno”, ha detto Adams. “La compassione dei newyorkesi può essere illimitata, ma le nostre risorse non lo sono”, ha proseguito il primo cittadino. Infine, la staffilata al governo federale e all’amministrazione Biden: “Non riceviamo alcun sostegno per questa crisi nazionale”.

Applausi per le sue dichiarazioni, che fotografano una realtà che presenta delle affinità con la difficilissima crisi migratoria che sta gestendo il nostro Governo, sono arrivati da molti esponenti del Partito Repubblicano, da sempre critici verso Joe Biden per le sue politiche sull’immigrazione, diametralmente opposte a quelle del predecessore Donald Trump (ricorderete il rafforzamento del celeberrimo “muro” tra gli States e il Messico, o il Muslim Ban, che impediva l’accesso negli USA ai cittadini di tredici stati, tutti in Africa o Asia, a maggioranza musulmana, e considerati “nemici” degli Stati Uniti).

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Il Sindaco Adams non è rimasto con le mani in mano: con più di 60.000 migranti affidati alle cure della città, ha deciso di limitare a due mesi l’accoglienza per i migranti adulti senza famiglia, eliminando una vecchia legge newyorkese che prevedeva che la città dovesse fornire, senza distinzione, assistenza e rifugio a chiunque ne avesse bisogno per tutto il tempo necessario. Vedremo se questa politica porterà effetti, per limitare una situazione ormai al collasso.

Eppure, nonostante, come evidenziato poc’anzi, il sostegno di molti membri del Gop, tra i quali Mike Pence, candidato alle primarie repubblicane e storico vice di Trump, dal quale si distaccò in seguito all’assalto di Capitol Hill del 6 gennaio 2021, il sindaco Adams ha dovuto fare i conti anche con feroci critiche. Di membri del suo stesso partito (quelli che, oggi, se fosse ancora tra noi, Oriana Fallaci definirebbe “cicale”) ma anche di gruppi di difesa degli immigrati che lo hanno accusato di razzismo, ammonendolo, come ha fatto Murad Awawdeh (direttore della New York Immigration Coalition), poiché le parole usate da Adams potrebbero portare a “episodi di violenza contro gli immigrati”. Parole che stridono con la storia politica e la carriera di Adams, che è appena il secondo sindaco afroamericano di New York e che ha sempre combattuto contro gli episodi di razzismo, durante il suo lavoro da funzionario della polizia prima ancora che da sindaco.

LC, 24 settembre 2023