Commenti all'articolo I nazisti bruciavano i libri proibiti. Oggi li bruciano prima che siano pubblicati
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12 Commenti
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ferdianando gallozzi
15 Marzo 2019, 9:39 9:39
“Non la penso come te ma lotterò fino alla morte perché tu possa esprimere liberamente quello che pensi”. Oggi c’è la censura che impedisce di conoscere i veri pensieri dell’altro che deve covare risentimenti nascosti e fingere di credere in cose in cui non crede. lL’essere politicamente correti impedisce di conoscere i problemi e di studiarli. Quindi il libero dibattito e lo studio vengono proibiti e non resta che la via dello scontro violento. Non si vuole accettare l’idea che esistono sensibilità e interessi diversi tra le persone e si vuole imporre un sentire unico dominante e si fa tacere chi si oppone. Una volta si ricorreva i roghi e ora ci si limita alla censura e allo allontanemento di chi scrive dai Social spegnendo la sua voce e il suo sentire, i suoi interessi, le sue emozioni.
stefano Varanelli
13 Marzo 2019, 10:49 10:49
Non è però un contesto di nicchia. E molto spesso il settore dove le case editrici vendono di più. Soprattutto poi se diventano un franchise cinematografico stile Twilight o Deviant.
Ma soprattutto questi fenomeni riguardano in particolar modo il settore narrativo Young Adult, non perché sia di nicchia, ma perché gli operatori sono tutti molto giovani. Millenials che abbracciano le nuove identity policies. Per questo sì. Credo che segnali un futuro molto prossimo.
Marco
13 Marzo 2019, 7:20 7:20
Troppo assurdo per essere vero, queste cose mi spaventano…
Marco
13 Marzo 2019, 7:18 7:18
Troppo assurdo per essere vero, queste cose mi spaventano non poco…
Davide
13 Marzo 2019, 2:29 2:29
Oltre ai libri, ormai la censura viaggia anche sui principali social network.
Valter
12 Marzo 2019, 21:47 21:47
Beh ! La stessa funzione da noi l’ assolve l’ Ordine dei Giornalisti.
“Non la penso come te ma lotterò fino alla morte perché tu possa esprimere liberamente quello che pensi”. Oggi c’è la censura che impedisce di conoscere i veri pensieri dell’altro che deve covare risentimenti nascosti e fingere di credere in cose in cui non crede. lL’essere politicamente correti impedisce di conoscere i problemi e di studiarli. Quindi il libero dibattito e lo studio vengono proibiti e non resta che la via dello scontro violento. Non si vuole accettare l’idea che esistono sensibilità e interessi diversi tra le persone e si vuole imporre un sentire unico dominante e si fa tacere chi si oppone. Una volta si ricorreva i roghi e ora ci si limita alla censura e allo allontanemento di chi scrive dai Social spegnendo la sua voce e il suo sentire, i suoi interessi, le sue emozioni.
Non è però un contesto di nicchia. E molto spesso il settore dove le case editrici vendono di più. Soprattutto poi se diventano un franchise cinematografico stile Twilight o Deviant.
Ma soprattutto questi fenomeni riguardano in particolar modo il settore narrativo Young Adult, non perché sia di nicchia, ma perché gli operatori sono tutti molto giovani. Millenials che abbracciano le nuove identity policies. Per questo sì. Credo che segnali un futuro molto prossimo.
Troppo assurdo per essere vero, queste cose mi spaventano…
Troppo assurdo per essere vero, queste cose mi spaventano non poco…
Oltre ai libri, ormai la censura viaggia anche sui principali social network.
Beh ! La stessa funzione da noi l’ assolve l’ Ordine dei Giornalisti.