Nel pomeriggio del 16 agosto scorso si sarebbe dovuto correre il Palio di Siena. All’inizio dell’ingresso sulla piazza del corteo storico, si è scatenato un violento nubifragio costringendo il rinvio della manifestazione. Il bravissimo commentatore della diretta di La7, Pierluigi Pardo, riferiva che le previsioni davano zero probabilità di pioggia. Durante l’intervista in diretta, la sindaca faceva presente che questi improvvisi cambiamenti meteorologici sono dovuti al cambiamento climatico.
Considerazioni: da quando sono in vita ci sono sempre stati questi improvvisi temporali pomeridiani nelle calde giornate estive; ora abbiamo gli algoritmi e l’AI che dovrebbero, minuto per minuto, monitorare le condizioni del tempo. A cosa servono? In caso di errori, servono a dare loro la responsabilità senza individuare un colpevole (una volta era il povero Bernacca).
Ma gli algoritmi e i dati dell’AI chi li crea? È sempre l’uomo che ne spara di minchiate nel costruire le procedure. Basta notare le previsioni di diversi siti dedicati alle previsioni ed ognuno di questi dice una cosa differente dall’altra cambiandone le previsioni ora per ora. Ciò significa che non esiste un unico algoritmo, ma ne esistono tanti elaborati da diversi scienziati. Scusate per le cose che ho scritto che non provengono dall’AI ma dalla TM (testa di minchia che ho).
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Conclusione: non ne posso più delle cazzate sul cambiamento climatico ma, soprattutto, quello che mi preoccupa è che ormai sia diventato il pensiero dominante.
P.S. Per rabbia ho fatto una donazione di 25 euro.
Luigi
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