I pm si accaniscono su Toti: arrestato di nuovo

Il governatore ligure si trova già ai domiciliari, ma i giudici emettono un nuovo ordine restrittivo. Vogliono farlo dimettere. Oggi opposizioni in piazza

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I giudici si accaniscono su Giovanni Toti. E con una mossa a sorpresa allungano di fatto la detenzione ai domiciliari di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, che si ritrova al centro di una turbolenta vicenda giudiziaria. Al governatore è stata infatti notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il filone dell’inchiesta che riguarda Esselunga.

I pm accusano Toti di aver ricevuto finanziamenti illeciti legati a una sponsorizzazione pubblicitaria da parte del colosso della distribuzione. In particolare, si parla di un versamento di 50.000 euro destinati alla trasmissione di spot sul canale televisivo locale genovese Primocanale, una manovra che gli inquirenti ritengono fosse mirata a sostenere in maniera opaca la campagna elettorale di Bucci, che in seguito è stato eletto sindaco. Toti è accusato di aver violato la legge sul finanziamento ai partiti. Indagati, per lo stesso reato, anche l’ex braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, l’ex senatore e proprietario di Primocanale Maurizio Rossi e l’ex consigliere di Esselunga, Francesco Moncada. Il dettaglio “assurdo”, se così vogliamo dire, è che la vicenda Esselunga era contenuta anche nella prima ordinanza di arresti in cui Toti veniva accusato di corruzione. L’ipotesi di finanziamento illecito riguardava solo l’editore di Primo Canale, ma adesso è stata estesa anche a Toti, Cozzani e Moncada.

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A notificare l’ordinanza sono stati gli uomini della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle sono arrivate nella villetta di Ameglia dove il governatore sta scontando i domiciliari. Nei giorni scorsi i ricorsi sia il Gip che il Tribunale del Riesame hanno respinto le istanze di revoca dei domiciliari, presentate dall’avvocato di Toti, adducendo motivazioni che il ministro Nordio ha trovato incomprensibili. Il timore, escluso ormai il pericolo di inquinare le prove, secondo i giudici è che possa reiterare il presunto reato una volta tornato al timone della Regione.

Con questa nuova ordinanza, comunque, non ci saranno riflessi sulla durata massima dei domiciliari scattati con la prima ordinanza. La detenzione non potrà durare oltre sei mesi a partire dal 7 maggio. L’effetto politico però è devastante: si tratta di una seconda mazzata sul governatore, che non intende dimettersi ma che si trova nella difficile situazione di decidere se tornare libero o se continuare a resistere ai domiciliari. Non solo. La nuova ordinanza potrebbe mettere a rischio gli incontri politici già autorizzati, a partire da quello con Matteo Salvini previsto per domani. Nei prossimi giorni Toti verrà sottoposto all’interrogatorio di garanzia in relazione a questo nuovo filone.

Intanto oggi a Genova si terrà una manifestazione organizzata dal centrosinistra ha visto la partecipazione di figure di primo piano come Elly Schlein (Pd), Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli (Avs), i quali hanno apertamente chiesto le dimissioni di Toti e la convocazione di nuove elezioni regionali.

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