Commenti all'articolo I semiconduttori, la nuova minaccia cinese
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24 Commenti
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Guido
10 Novembre 2022, 23:50 23:50
la minaccia di prendersi TSMC si sapeva almeno da due anni solo che quando l’ho scritto due anni fa su linkedin ho trovato la solia id iota – tipica elettrice di certo partito – che mi dava del complottofascista.
Vi consiglierei però di controllare meglio la grammatica dell’articolo. Nella frase “Ma con l’acutizzarsi della crisi,…” manca un “che” immagino ma soprattutto in diverse frasi c’è una virgola tra soggetto e verbo che in italiano è un erroraccio e non fa capire una mazza.
In ogni caso, ci sono diverse fonderie in occidente.
Giancarlo 2021
10 Novembre 2022, 14:56 14:56
La vera minaccia cinese siamo noi. Che ci siamo legati mani e piedi alla Cina. Le abbiamo concesso la possibilità di crescere e prosperare affidandole le nostre imprese, le nostre produzioni, le nostre forniture fondamentali e necessarie per la nostra sopravvivenza tecnologica e mediatica e per il nostro sviluppo economico. Con la giustificazione dei costi bassi e ben remunerativi. E adesso, Giacomino? Fai marcia indietro! Certo, ci riesci ma a che prezzo? Genio?
Tommaso_Ve
10 Novembre 2022, 8:19 8:19
Partiamo con ordine: Apple ha annunciato il passaggio ai 2nm per il 2025, che grazie al “Chips ans Science Act” avranno i fondi per produrre (negli USA) i chip di ultima generazione. Ma qui non parliamo di soluzioni customer ma dei chip che stanno nei data center, big data e sistemi operativi in grado di sostenerli, oltre a tutti i chip militar-grade. Ebbene a Taiwn si produce lo 0%, che Taiwn sia stata usata come repubblica delle banane per non pagar dazi è arcinoto, arcinoto è che se noi andiamo in Cina è volgiamo comprare una CPU cinese resteremo delusi, se andassimo a Taiwan troveremo seconde scelte a basso costo.
Segue…
Armando
10 Novembre 2022, 1:57 1:57
Le diaboliche “virgole” rendono questo articolo misterioso e tutto da capire..
Mts
9 Novembre 2022, 23:37 23:37
Chip…
Vedo!
Gianni S.
9 Novembre 2022, 20:48 20:48
Italiano l’inventore del computer,e da bravi cagnolini ce lo siamo fatto f○||€£€, con annessi e connessi.
la minaccia di prendersi TSMC si sapeva almeno da due anni solo che quando l’ho scritto due anni fa su linkedin ho trovato la solia id iota – tipica elettrice di certo partito – che mi dava del complottofascista.
Vi consiglierei però di controllare meglio la grammatica dell’articolo. Nella frase “Ma con l’acutizzarsi della crisi,…” manca un “che” immagino ma soprattutto in diverse frasi c’è una virgola tra soggetto e verbo che in italiano è un erroraccio e non fa capire una mazza.
In ogni caso, ci sono diverse fonderie in occidente.
La vera minaccia cinese siamo noi. Che ci siamo legati mani e piedi alla Cina. Le abbiamo concesso la possibilità di crescere e prosperare affidandole le nostre imprese, le nostre produzioni, le nostre forniture fondamentali e necessarie per la nostra sopravvivenza tecnologica e mediatica e per il nostro sviluppo economico. Con la giustificazione dei costi bassi e ben remunerativi. E adesso, Giacomino? Fai marcia indietro! Certo, ci riesci ma a che prezzo? Genio?
Partiamo con ordine: Apple ha annunciato il passaggio ai 2nm per il 2025, che grazie al “Chips ans Science Act” avranno i fondi per produrre (negli USA) i chip di ultima generazione. Ma qui non parliamo di soluzioni customer ma dei chip che stanno nei data center, big data e sistemi operativi in grado di sostenerli, oltre a tutti i chip militar-grade. Ebbene a Taiwn si produce lo 0%, che Taiwn sia stata usata come repubblica delle banane per non pagar dazi è arcinoto, arcinoto è che se noi andiamo in Cina è volgiamo comprare una CPU cinese resteremo delusi, se andassimo a Taiwan troveremo seconde scelte a basso costo.
Segue…
Le diaboliche “virgole” rendono questo articolo misterioso e tutto da capire..
Chip…
Vedo!
Italiano l’inventore del computer,e da bravi cagnolini ce lo siamo fatto f○||€£€, con annessi e connessi.