Nonostante l’immagine dei soldi colpisca l’immaginario popolare, non dobbiamo essere ingenui. Il Pci credeva nel comunismo sovietico e per questo era finanziato. Podemos era un fan del socialismo venezuelano e per questo riceveva il sostegno di Caracas. Così come Bonino è una fedele credente nelle politiche open border, e per questo Soros la finanzia. Del resto, il Pd dai tempi di Hollande e soprattutto di Macron è di fatto un agente interno dei francesi, di cui esegue per filo e per segno gli ordini, anche senza finanziamenti – al limite gli è bastata qualche legion d’honneur.
Allo stesso modo non è un mistero la simpatia di Salvini e della Lega per Putin, del resto ricambiata nel recente viaggio del presidente in Italia. Non sarà certo un nastro più o meno manipolato a svelare chissà cosa. Alla stragrande maggioranza degli italiani, poi, il supposto scandalo non interessa, tanto più che condividono una certa simpatia per Putin.
E allora di cosa parliamo? Parliamo di un avvertimento, cioè di un episodio di guerra ibrida, in cui prendono parte servizi di vari paesi intenzionati a mandare un messaggio a Salvini. Di cosa si tratti, lo scopriremo, forse, solo vivendo.
Marco Gervasoni, 11 luglio 2019