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I sindaci sceriffi insultano i cittadini

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Vicino delatore o sindaco sceriffo? L’era Covid non ci lascia libertà di scelta ma ci regala, purtroppo, entrambe queste categorie. Non solo i Gassmann e le multe al compleanno di un bimbo disabile, adesso tornano di moda pure i sindaci che amano fare la voce grossa e che in realtà non ci hanno mai abbandonato durante questo anno di pandemia.

Dal governatore Vincenzo De Luca al sindaco omonimo di Messina, Cateno, fino a quello di Forte dei Marmi, Bruno Murzi. Tutti uniti dalla forte passione per il pugno duro nel far rispettare le regole ai propri cittadini. Alla lunga lista degli “sceriffi” ci troviamo ad aggiungere pure i sindaci di Palermo e Benevento, Leoluca Orlando e Clemente Mastella.

Il primo, storico eroe antimafia, proprio oggi si è scagliato contro i palermitani colpevoli, secondo lui, di non rispettare le norme anti-Covid arrivando a ritenerli la causa “della morte di migliaia di persone”.

Il secondo, democristiano buono per tutte le stagioni, sconvolto dagli atteggiamenti “deludenti dal punto di vista umano e morale” dei suoi concittadini: “Siamo a 300 morti dei quali non se ne fotte più nessuno”.

Però, che bella considerazione hanno questi sindaci del loro popolo. Speriamo che qualcuno se ne ricordi quando arriverà il momento di rivotarli.