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I teorici della resa mascherati da amici della pace - Seconda parte

Insomma (in luogo del comunque), Conte e Salvini che dicono “basta armi e aiuti all’Ucraina” sono dei portavoce di Putin e Lavrov che dicono “basta armi e aiuti all’Ucraina”.

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Comunque, vi volevo dire che il fenomeno rossobruno non è nuovo: è il vecchio nazionalsocialismo. Quando c’era il governo Conte 1, con Lega e M5S, lo denunciai subito. Se si ha difficoltà a chiamare le cose con il loro nome è perché si incontrano i tabù. Per salvare il comunismo si è sempre parlato di nazismo dando vita alla contrapposizione tra nazismo e comunismo: il primo è il male e il secondo il bene. Ma si tratta di un inganno della propaganda sovietica – oggi diremmo putiniana – giacché nazismo e comunismo sono le due forme storiche del totalitarismo che hanno individuato nella civiltà liberale e borghese il loro nemico. Chi sta a destra e non ha capito questo è un coglione. Invece di dire nazismo è meglio dire la parola per esteso: nazionalsocialismo. In cui si mettono insieme i due elementi della nazione e del socialismo uniti nello Stato o nel Partito che si impossessa dello Stato a danno delle libertà dei singoli garantiti delle Costituzioni. Il nazionalsocialismo e il comunismo sono il male e la democrazia liberale è il bene. Spero che il partito conservatore della Meloni tenga ferma questa fondamentale distinzione. La democrazia liberale, imperfetta, come imperfetta, grazie al Cielo, è la umana condizione, è fragile perché molti sono i demagoghi e gli arrabbiati che credono per convenienza a illusioni, alibi, capri espiatori e all’esistenza di una “soluzione finale”. 

Bisogna mettersi l’anima in pace: la libertà è una gran fatica. Lavorate, pensate, curate i vostri santi vizi e le vostre malsane virtù e non rompete i coglioni al prossimo.

Statemi bene.

Giancristiano Desiderio, 5 maggio 2022

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