Dal colpo di Stato del 2014, che portava al potere elementi neonazisti e russofobici, ne conseguiva nel Donbass una guerra civile a tutt’oggi, febbraio 2025, non risolta.
Il presidente Zelensky, eletto nel 2019 a larga maggioranza grazie alla promessa che avrebbe interrotto quella guerra civile e concesso alle regioni russofone larghe autonomie, non manteneva la promessa. Anzi, il 17.02.22 avviava una nuova operazione militare contro il Donbass, e il 24 febbraio Mosca avviava la propria Operazione Militare Speciale col triplice scopo di:
1) Liberare le regioni russofone dall’oppressione del governo russofobo di Kiev.
2) Smantellare le basi militari in Ucraina che, a dire di Putin, minacciavano la sicurezza della Russia.
3) Indurre l’Ucraina a mantenere la promessa del 16 luglio 1990 di restare militarmente neutrale.
Cosa succederà nei prossimi giorni tra Vladimir Putin e Donald Trump lo staremo a vedere.
Franco Battaglia, 25 febbraio 2025
Leggi le precedenti puntate:
- 1) Quando la Crimea divenne ucraina e perché
- 2) Kiev contro Mosca, cosa prevedeva la Costituzione
- 3) La promessa non mantenuta di Kiev
- 4) Biden sapeva (e lo disse): l’allargamento della Nato avrebbe scatenato la Russia
- 5) Filo-occidentali vs filo-russi: così è divisa l’Ucraina
- 6) In Ucraina ci fu un colpo di Stato?
- 7) I russofoni erano discriminati?
- 8) Nessuno ricorda la strage di Odessa?
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