È necessario soffermarsi sulla questione “ambiente”. Le proposte green potrebbero rivelarsi un disastro economico per milioni di cittadini. Impensabile adeguare case acquistate già con grande fatica dagli italiani agli standard imposti dalle proposte ambientaliste, specialmente in una fase molto difficile per l’Italia. Giorgia Meloni è riuscita a liberare della liquidità grazie al taglio del cuneo fiscale, scelta intelligente, realizzata in pochi mesi dal suo incarico in qualità di presidente del Consiglio, ma certamente la misura non consente di coprire spese folli e sconsiderate suggerite dall’ideologia ecologista. Non è sostenibile spendere circa cinquantamila euro per l’adeguamento di un immobile ed altri quarantamila euro per l’acquisto dell’auto elettrica. Ma stiamo scherzando? Purtroppo no. Queste sono le fantasie politiche della sinistra ecologista.
Tuteliamo il creato, ma senza distruggere il tessuto economico nazionale. Come sostiene Flavio Briatore, la F1 sta sviluppando una benzina pulita a zero emissioni che sarà pronta nel 2026. Non esiste solo un sistema di transizione energetica e si può raggiungere uno scenario a “emissioni zero” anche senza abbandonare i motori termici. Sempre Briatore ha messo in evidenza i rischi geopolitici e di mercato: “Non dimenticate che tutto il materiale che serve per le batterie arriva dalla Cina. Noi mettiamo in mano il mercato automobilistico mondiale ai cinesi. Tutto il materiale, l’80%, arriva dalla Cina. Il costo di smantellare le batterie (perché voi pensate sempre a corto termine), il costo per smantellare le batterie (oltretutto è pericoloso) è un costo enorme. Noi diamo in mano alla Cina tutto il mercato automobilistico europeo, questo è quello che stiamo facendo”.
Per approfondire
Di recente La Verità ha pubblicato un articolo dedicato al tema green, mettendo in luce realtà made in Italy innovative, in grado di offrire soluzioni diverse. L’azienda bresciana H1, infatti, ha ideato una tecnologia per abbattere le emissioni dei diesel, mediante idrogeno autoprodotto sul veicolo. Ci sono in giro già 2mila veicoli. Esistono tante possibilità per migliorare le tecnologie esistenti al fine di renderle meno dannose per il creato, senza dover necessariamente opprimere con dei costi eccessivi i cittadini. Per le case si potrebbe pensare ad un forte contributo economico alle imprese per ristrutturare solo gli edifici che potrebbero impattare negativamente sul piano delle emissioni.
Carlo Toto, 3 maggio 2023