Follie verdi

Ideona verde di Sala: vietare le auto private a Milano

6.9k 64
beppe sala auto

Sono passati dalle brioche di Maria Antonietta ai taxi, ma il metodo è sempre quello: gli amministratori spocchiosi, tutti monopattino e bandierine arcobaleno, intendono costruire un mondo a misura di Ztl, con buona pace per la gente comune.
“Noi vogliamo chiudere al traffico privato di auto il centro centro di Milano entro il primo semestre del 2024”, ha annunciato soddisfatto Beppe Sala, sindaco del capoluogo lombardo, a margine di un evento, “Il verde e il blu festival”. “Perché lo facciamo? Perché la realtà cittadina è di shopping, ma puoi entrare con i taxi, con i mezzi pubblici”.

E certo: per chi se la spassa tra le boutique di via Montenapoleone, 20 o 40 euro di trasporto privato che volete che siano. Peccato che trovarlo, un taxi a Milano, sia diventata un’impresa – ma questa è un’altra storia. E chi, in centro, ci lavora, magari per stipendi che non consentono di condurre una vita da nababbi, tra terrazze, grattacieli e vernissage? Tutti in bici? O stipati in metro? Speriamo almeno in qualche controllo di sicurezza in più, vista la gentaccia che, a una certa ora, circola sui vagoni, alle fermate, in stazione. Eccola, la città capofila della rivoluzione verde. A misura d’uomo – purché l’uomo abbia un bel conto in banca.

Per aprodondire

Sala la pensa all’opposto: “Il cambiamento”, la lotta all’inquinamento, “non è un’utopia ed è qualcosa di molto milanese. Bisogna pensare a chi è in difficoltà quando si prendono decisioni, ma cercare di cambiare le cose non è per l’élite, per i radical chic, ma è per tutti”. Come no. Anche per quelli che, dall’hinterland, hanno dovuto già ricomprare la macchina per poter entrare nell’Area B ecologicamente corretta? A costoro, il sindaco manda un messaggio chiaro: “Iniziamo col centro, ma poi ci allargheremo”. Insomma, l’avanguardia della transizione non vi vuole lasciare in pace nemmeno in periferia. Si sono tinti di verde, ma ragionano come i soliti vecchi rossi. Verranno a prendervi. Casa per casa. Auto per auto.

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche

Seguici sui nostri canali
Exit mobile version