La destra allora dovrebbe pretendere – e questa sì che sarebbe alta politica – che contestualmente alla revisione degli estimi ci sia una riduzione significativa e come minimo proporzionale delle aliquote che gravano sulla casa. Che verrebbe perciò riconosciuta per quello che è, soprattutto in Italia: un valore sociale. Sarebbe un modo “pulito” per affermare un principio e raggiungere lo scopo che oggi viene malamente raggiunto per vie traverse. A latere, bisogna dire che c‘è chi insiste sul fatto che Matteo Salvini fa solo “ammuina” per alzare il tiro e non perdere elettori in fuga verso Giorgia Meloni. Ora, a parte che tutti questi elettori “sovranisti” non è dato oggi vederli (i tempi rispetto a solo tre anni fa sono decisamente cambiati), il leader della Lega credo che abbia capito che è la politica di “lotta e di governo” non piace agli elettori.
Abbandonare il governo, allora? Sarebbe un suicidio politico, soprattutto alla vigilia della elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Non avrebbe sbocchi, né politici né elettorali. Così come è masochistico lasciare Draghi alla sinistra. Salvini è troppo politicamente intelligente per non saperlo. A volte agisce d’impulso, ma più che un limite è forse l’altra faccia della capacità che ha dimostrato di saper conquistare il cuore della gente.
Corrado Ocone, 7 ottobre 2021