Come saprete, il governo ha stanziato circa 500 milioni di euro per aiutare le fasce più deboli con la social card. Questo è quanto scrive Repubblica a riguardo: “Nell’epoca del sovranismo, è l’ottusità che sembra regnare sovrana. Difficile considerare altrimenti la nuova social card di 382 euro una tantum.” La Stampa non è da meno, infatti, Donatella Stasio parla di un”argine del Colle alle menzogne di questa politica”. Abbiamo quindi Repubblica che dà degli ottusi ai ministri e la Stampa che accusa il governo di essere bugiardo. A me va benissimo. Figuriamoci se non mi sta bene che qualcuno parli con i termini e con i modi con cui io faccio la Zuppa.
Però vi prego: voi moderati che mi ascoltate e dite che esagero, non rompetemi più i coglioni. Mi ricordo ancora che Buccini, ospite di Quarta Repubblica, venne da me per dirmi: “Sembri un’altra persona quando fai la Zppa”. Sì, sembro una cazzo di altra persona. Ad ogni modo, dire parolacce e parlare in questa maniera è sicuramente meno volgare ed offensivo che dare dell’ottuso al governo o dei menzogneri ai ministri. Potranno scrivere bene e non usare parolacce, ma quello che scrivono è ugualmente forte. Soprattutto se quanto scritto su Repubblica viene dalle penne di due economisti.
Caro professor Perotti, lei firma con Boeri un pezzo in cui dice che si parla di un governo ottuso perché la social card viene data soltanto ai nuclei con tre persone. E poi ci fanno tutta la pippa sull’ISEE che deve essere inferiore a 15 mila euro eccetera eccetera. Toc Toc, caro Perotti e caro Boeri: io vi voglio bene, ma è evidente che, date le scarse risorse, conviene aiutare i nuclei familiari più ampli. Non ci vedo nulla di male, è una scelta di politica economica come tante altre. Che cazzo c’entra l’ottusità? Potete non condividerla, ma non può essere considerata ottusa.
Poi dicono “avete emesso 500 milioni come tetto per questa erogazione”. Menomale! Credo sia bastata l’esperienza avuta con il bonus 110% dove il governo Conte che non mise un tetto e si spesero 80 miliardi. Questi mettono un tetto alla spesa pubblica, 500 milioni, e voi vi lamentate. Caro Perotti, quando le critiche sono fatte in questa maniera io e lei siamo sullo stesso piano. Nonostante sia un professore serio non politicamente orientato, è cialtrone quanto me. Né più, né meno.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 14 Luglio 2023