Ius soli, Ius schoale, Ius Italiae. L’ultima è stata un referendum che si è chiuso lo scorso 30 settembre con oltre 600mila firme per chiedere la cittadinanza per “evitare che più di 2milioni e 500 mila stranieri siano vittime di discriminazione”. L’idea alla base è che gli stranieri in Italia vogliono diventare italiani ma sarebbero ostaggio di una legge sulla cittadinanza vecchia di 32 anni.
Eppure a giudicare dai dati dell’Istat su prime e seconde generazioni, non sembra esserci tutta questa corsa a diventare italiani. In pratica, già con la legge attuale, quanti potrebbero diventare italiani sono molti di più di quanti lo diventano davvero. E hanno i loro motivi.
Quello principale: 40 paesi non accettano la doppia cittadinanza e solo uno straniero su tre si dice disponibile a rinunciare alla cittadinanza di origine per quella italiana. Siamo sicuri dunque che servano nuove leggi? Chi le vuole, gli stranieri in Italia o la politica?
Francesca Ronchin, 26 ottobre 2024
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