Non è vero che non ci sono più i comunisti di una volta. Ci sono eccome, pochi ma buoni direbbe qualcuno. Uno di questi è sicuramente Giorgio Cremaschi, storico sindacalista e politico, oggi attivista di Potere al popolo, che ieri ai microfoni della trasmissione L’Aria che tira, si è messo in luce per un’uscita che va oltre l’ideale di comunismo dei giorni d’oggi: “Siamo una società che sta tornando al Medioevo: si distrugge il pubblico, si distruggono i diritti. I ricchi sono ricchi perché se lo meritano. I poveri sono poveri perché non si sono dati da fare. Bisogna che i ricchi ricomincino ad avere paura. Sento il bisogno della ghigliottina. Ha risolto tanti problemi dell’umanità. I ricchi devono avere paura di perdere quello che hanno”.
Una frase che ha lasciato di stucco il conduttore David Parenzo e gli ospiti presenti, tra i quali Alessandro Cecchi Paone che ha subito replicato: “Cremaschi ha dato una lettura completamente sbagliata di quella che è stata la rivoluzione francese: nell’Ancien Regime la ghigliottina non colpiva i ricchi borghesi ma colpiva gli ecclesiastici e i nobili parassitari”. La discussione si anima con Cremaschi che cerca di interrompere l’interlocutore con Cecchi Paone che perde la pazienza: “Fascista, intollerante!”
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