Ci vuole attenzione. Usciamo da un lockdown che è stato (giustamente) imposto per tutelare la salute di tutti, ma che è stato (meno giustamente) messo in conto soltanto ad alcuni. Se si comincia a fare pure discriminazioni tra quegli alcuni, si rischia davvero di esacerbare gli animi oltre il lecito. Per intendersi, una norma che dicesse “il contributo a fondo perduto è solo per chi svolge attività economica in forma societaria, mentre per chi la svolge in forma individuale si applicano altri strumenti”, costituirebbe una norma che segue un criterio condivisibile o non condivisibile, ma non arbitrario.
Farebbe storcere il naso e borbottare frasi irripetibili, ma non farebbe impugnare un forcone. Una norma come quella che invece è stata scritta nel Decreto Rilancio non segue criteri, applica discriminazioni. Questo è l’equivoco, non altro. Ed è proprio il caso di risolverlo.
Enrico Zanetti, 23 maggio 2020