Il problema dei progressisti, dei liberal libertari pro gender, pro Lgbt, “anti razzisti”, cioè in sintesi anti occidentali, è che quasi tutta la grande cultura, almeno fino al XX secolo, è “di destra” o “conservatrice”, come direbbero loro. Sono infatti loro, i liberal libertari, ad essere degli alieni estranei all’Occidente. Solo che dai posti di comando dei media globalisti e delle università stanno cercando di compiere l’operazione orwelliana di ricostruzione del passato e di lavaggio del cervello.
Ma allora, se proprio dobbiamo scegliere, tra i pseudo raffinati intellettuali eredi dei radical chic ridicolizzati a suo tempo da Tom Wolfe e le scimmie anti monumenti preferiamo le seconde, perché meno ipocrite. Vogliono distruggere la nostra identità: ma almeno ce lo dicono chiaramente senza tentare di fregarci.