Commenti all'articolo Il Corriere stila liste di proscrizione: combattono Putin facendo peggio di lui
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64 Commenti
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Mosè
10 Giugno 2022, 15:14 15:14
Piaccia o no piaccia una lista con dei nomi esiste e a parer mio ciò si colloca in una tendenza fin troppo marcata, accelerata con il COVID, la versione unica e quindi il tacitare chi non si accorda con la versione ufficiale o di regime che dir si voglia.
Julie Inman Grant con il suo intervento a Davos è stata molto chiara e tra gl’intervenuti pare non vi sia stato dissenso, quella convention vede persone di potere, non è il circolo del cucito.
Passare da informazione a senso unico a propaganda di regime il passo è breve, inoltre la democrazia occidentale in molti paesi tra cui il nostro è piuttosto fragile.
giùalnord
9 Giugno 2022, 22:50 22:50
Il Corriere della Sera, La Repubblica, e La Stampa sono tre giornali al soldo del PD. Qualsiasi cosa scrivono rispecchia l’ideologia dei democratici che di democratico hanno solo il nome.
Piero
8 Giugno 2022, 10:55 10:55
E’ verissimo. In Italia c’è la libertà di dire e spessissimo anche fare ciò che uno vuole senza che venga arrestato o punito . Il problema è che alcuni usano questa libertà per soldi,notorietà e quant’altro. Faccio un esempio il Dott. Orsini persona sconosciuta alla maggioranza degli Italiani qualche mese fa partecipa come opinionista ad una trasmissione di intrattenimento politico e li è entrato nella parte della persona fuori dal coro. Devo dire che l’ho trovato inconcludente, poco attento a farsi capire , tutto il contraio di chi io giudico intelligente. Mi sbagliavo il giorno dopo era già una star del video. Un fenomeno o un furbastro?
Patti
8 Giugno 2022, 1:20 1:20
Manca un tassello…
https://www.byoblu.com/2022/06/07/il-copasir-smentisce-il-corsera-chi-ha-stilato-allora-la-lista-di-proscrizione-dei-filo-putin/
Come sempre, diffidate dai giornalonistrilloni e dal mainstream…che strumentalizzano tutto per tornaconto personale…
Maurizio Baldassarre
7 Giugno 2022, 16:58 16:58
Ricordo che mio padre comunista doc, tanti anni fa spiegava a me ragazzo che il Corriere non aveva mai avuto una linea storica, aveva gia’ allora sempre seguito le tendenze politiche dei tempi, fascista nel ventennio, simpatizzante di sinistra nei ’50 Togliattiani, democristiano quando la DC si assesto’, Confindustriale durante gli Agnelli. Resta coerente.
Alberto
7 Giugno 2022, 15:26 15:26
Questo titolone è l ulteriore prova di un giornalismo italiano in molti casi allo sbando, infilatosi lungo la strada del declino delle vendite e che si infila nel facile giustizialismo e/o nel ruolo di lacchè filo governativo non capendo che questa scelta non farà altro che proseguire anzi accelerare la strada del calo delle vendite. Il mercato di oggi ha sempre più bisogno di qualità, che sia di prodotto e di pensiero sempre di qualità si tratta, e questo articolo del Corriere non ha sicuramente ne qualità ne finezza intellettiva.
Piaccia o no piaccia una lista con dei nomi esiste e a parer mio ciò si colloca in una tendenza fin troppo marcata, accelerata con il COVID, la versione unica e quindi il tacitare chi non si accorda con la versione ufficiale o di regime che dir si voglia.
Julie Inman Grant con il suo intervento a Davos è stata molto chiara e tra gl’intervenuti pare non vi sia stato dissenso, quella convention vede persone di potere, non è il circolo del cucito.
Passare da informazione a senso unico a propaganda di regime il passo è breve, inoltre la democrazia occidentale in molti paesi tra cui il nostro è piuttosto fragile.
Il Corriere della Sera, La Repubblica, e La Stampa sono tre giornali al soldo del PD. Qualsiasi cosa scrivono rispecchia l’ideologia dei democratici che di democratico hanno solo il nome.
E’ verissimo. In Italia c’è la libertà di dire e spessissimo anche fare ciò che uno vuole senza che venga arrestato o punito . Il problema è che alcuni usano questa libertà per soldi,notorietà e quant’altro. Faccio un esempio il Dott. Orsini persona sconosciuta alla maggioranza degli Italiani qualche mese fa partecipa come opinionista ad una trasmissione di intrattenimento politico e li è entrato nella parte della persona fuori dal coro. Devo dire che l’ho trovato inconcludente, poco attento a farsi capire , tutto il contraio di chi io giudico intelligente. Mi sbagliavo il giorno dopo era già una star del video. Un fenomeno o un furbastro?
Manca un tassello…
https://www.byoblu.com/2022/06/07/il-copasir-smentisce-il-corsera-chi-ha-stilato-allora-la-lista-di-proscrizione-dei-filo-putin/
Come sempre, diffidate dai giornalonistrilloni e dal mainstream…che strumentalizzano tutto per tornaconto personale…
Ricordo che mio padre comunista doc, tanti anni fa spiegava a me ragazzo che il Corriere non aveva mai avuto una linea storica, aveva gia’ allora sempre seguito le tendenze politiche dei tempi, fascista nel ventennio, simpatizzante di sinistra nei ’50 Togliattiani, democristiano quando la DC si assesto’, Confindustriale durante gli Agnelli. Resta coerente.
Questo titolone è l ulteriore prova di un giornalismo italiano in molti casi allo sbando, infilatosi lungo la strada del declino delle vendite e che si infila nel facile giustizialismo e/o nel ruolo di lacchè filo governativo non capendo che questa scelta non farà altro che proseguire anzi accelerare la strada del calo delle vendite. Il mercato di oggi ha sempre più bisogno di qualità, che sia di prodotto e di pensiero sempre di qualità si tratta, e questo articolo del Corriere non ha sicuramente ne qualità ne finezza intellettiva.