Io da cittadino, di fronte a questa comunicazione del terrore che definire semplificata è ancora poco, mi chiedo se ci sarà mai un argine ad una tale caduta verticale nel rapporto con la realtà, sempre efficacemente descritta dai dati a dai riscontri, che sta interessando da tempo gran parte dell’informazione italiana. Una informazione, come dimostra il misto di ignoranza e colpevole approssimazione della citata democratica compagna, che offre un prodotto giornalistico totalmente emozionale, lontano anni luce da ciò che le tabelle e i grafici continuano inascoltati a raccontarci oramai da due anni.
Claudio Romiti, 8 dicembre 2021